1. Sesso al lago con mio marito con finale di roulette russa


    Data: 17/09/2021, Categorie: Cuckold Racconti Erotici, Etero Autore: Nebulus_Drake, Fonte: RaccontiMilu

    ... assicurandomi che l’elastico si vedesse uscire bene sopra le anche. Il seno era coperto da un top bianco semitrasparente senza reggiseno e i capezzoli sparavano fuori come chiodi. Ai piedi misi un paio di zeppe alte così, con i laccetti fuxia coordinati con le mutandine.”
    
    “Quando abbiamo attraversato il paese a piedi ho fatto ancora il giochetto di farti camminare da sola dieci metri davanti a me…”
    
    “Da vero porco! E io sembravo un troione tedesco sbarcato in cerca di cazzi!”
    
    “Il cameriere del ristorante quando ti ha vista balbettava e non ti toglieva gli occhi dalle tette e dal solco della tua patatina…”
    
    “Dopo aver mangiato dovevamo trovare in posto dove “consumare” e ti venne l’idea di quel belvedere che c’è sopra Perledo.”
    
    “Il posto è stupendo perché è imboscato, dotato di panchina strategica parzialmente nascosta da una siepe e da un albero. Il problema furono però le zanzare che ti stavano mangiando, per cui cercammo un altro luogo che non trovammo in breve tempo. Ed avevamo così tanta voglia che decidemmo un altro posto a rischio, ossia una piazzola a lato della strada, ma c’era troppo passaggio di auto, per cui rinunciammo alla scopata e ripiegammo sulla masturbata reciproca.”
    
    “Iniziai io slacciandoti i pantaloncini e facendoteli togliere, poi ti stuzzicai a lungo i capezzoli attraverso il top setoso, con frequenti palpate di tette a piena mano. Poi scesi e iniziai a giocare con il tuo ombelico massaggiandoti il pancino e i fianchi.”
    
    “Ed io pensavo: ...
    ... “Ma quando cazzo si decide a mettermi una mano sulla figa?”
    
    “Ah, ah, ah! Ma se ti piacciono i preliminari!”
    
    “È vero, ma in quel momento avevo una voglia folle di essere pastrugnata.”
    
    “E ti accontentai presto, perché una Barbie con il tanga fuxia è sempre stato il mio feticcio, per cui misi grande impegno a toccartela e pastroccartela in ogni modo possibile.”
    
    “Intanto io ti avevo slacciato i pantaloni e ti strizzavo il pacco come una forsennata.”
    
    “Mi mancava poco a venire, per cui mi tolsi le mutandine e divaricai le gambe al massimo possibile dentro l’auto: il ginocchio destro era incollato al finestrino e il sinistro al volante. Tu hai iniziato una serie di decise pressioni sul mio pube con il pollice, mentre mi rigiravi l’indice nella patatina e il mignolo nel buchetto posteriore. Dopo poco me ne sono venuta come una fontana. Mi ci volle tempo per riprendere il controllo della mente e soprattutto della mano che non aveva mai lasciato la presa dal tuo pisello. Ora toccava me farti impazzire!”
    
    “E ci sei riuscita pienamente.”
    
    “Ti ho abbassato i boxer e ho impugnato il tuo pisello che fremeva di ricevere un trattamento adeguato a quello che avevo ricevuto io. Sapevo che dopo tutti i toccamenti che aveva già ricevuto mentre mi masturbavi e per via dei lunghi giorni di astinenza la tua resistenza non sarebbe durato a lungo, ma avevo voglia di giocarci e di farti divertire il più possibile. Per cui iniziai una sega molto lenta. Il glande era già imperlato dei ...