1. Sesso al lago con mio marito con finale di roulette russa


    Data: 17/09/2021, Categorie: Cuckold Racconti Erotici, Etero Autore: Nebulus_Drake, Fonte: RaccontiMilu

    “A Varenna abbiamo fatto sesso due volte in altrettante diverse occasioni. La prima volta è stata un sabato di luglio quando c’erano i fuochi artificiali.”
    
    “Anche lì abbiamo rischiato una denuncia per atti osceni! Per quella occasione ero vestita tutta d’oro: abitino in lamé aderente, borsetta, scarpe e tanghino microminimo. Abbiamo cenato e poi siamo andati a passeggiare lungo la passerella che unisce il porticciolo vecchio con la zona dell’imbarcadero dei traghetti. Poco prima di arrivare sul piazzale c’è una specie di grotta con delle arcate che si affacciano sul lago. Proprio mentre stavamo passandoci dentro sono iniziati i fuochi. Per via di tutta la gente che era affacciata da quelle arcate per vederli, noi che eravamo più indietro non vedevamo niente.”
    
    “Infatti amore, dicesti proprio: “Non riesco a vedere un cazzo!”
    
    “Cosi ci hai pensato tu! Magari non l’ho proprio visto ma sicuramente l’ho preso perché, approfittando che tutti erano rivolti verso il lago e nessuno guardava verso la parte interna della grotta, anche piuttosto buia, mi hai trascinata contro la parete, mi hai ficcato la lingua in bocca e mi hai infilato una mano nelle mutandine. Cazzo, essere in quella situazione con tutta quella gente a tre metri di distanza e con i fuochi che potevano finire da un momento all’altro mi ha fatto andare fuori di testa.”
    
    “Sei stata proprio tu a dirmi di mettertelo…”
    
    “Sì, e tu non hai avuto il minimo indugio, razza di pazzo! Scopata galattica: per aprirmi ...
    ... meglio, avevo appoggiato il piede destro sulla seduta in pietra ricavata nella parete di roccia e cercavo di essere solo io a muovermi perché temevo che qualcuno potesse vedere i tuoi movimenti da dietro. Sono venuta in un lampo e ti ho intimato perentoriamente di venirmi dentro altrimenti non avrei saputo come pulirmi. Mi hai riempita come un bignè. Quindi, prima di lasciarti uscire e provocare un altro disastro, ti ho preso dalla tasca posteriore il fazzoletto e me lo sono infilata nelle mutandine affinché assorbisse tutto…”
    
    “Poi ti ho portata a mangiare il gelato e ti sei fiondata in bagno a sistemarti.”
    
    “E lì ho scoperto con orrore che, nonostante le precauzioni prese, avevo uno schizzo di sperma sull’interno della coscia, poco sopra il menisco quindi non coperto dal vestito!”
    
    “La seconda volta che abbiamo fatto sesso a Varenna invece l’avevamo programmata.”
    
    “Quella settimana avevamo traslocato nella nostra nuova casa e a causa del casino e della conseguente stanchezza, non avevamo fatto sesso per un po’ di giorni. Avevamo così deciso che quel sabato sera sarebbe stato cena fuori e scopata in macchina…”
    
    “Che comunque facevamo e facciamo tuttora abbastanza di frequente, anche se abbiamo una comodissima casa.”
    
    “Ma quella sera mi sentivo veramente troia per via dei giorni di astinenza, per cui mi vestii con in paio di shorts in jeans così stretti che mi marcavano il solco della patatina in maniera veramente oscena. Sotto mi ero messa il tanga del bikini fuxia, ...
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