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Il novizio 6
Data: 27/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear, Fonte: Annunci69
... bifora, immobilizzandomi completamente. Si sdraiò sotto di me iniziando a solleticarmi i coglioni: li strinse alla radice tirandoli con forza verso il basso. Soffocai nella gag ball il grido di dolore. Le carezzò lisciandole, soppesandole ed infine contorcendole. Poi, sempre senza lasciarle andare, con sguardo penetrante si rivolse a Bruno. Il ragazzo comprese immediatamente. Si sfilò da Ettore per dirigersi verso di noi. Si accovacciò sopra il suo confessore lasciandosi accarezzare il perineo per qualche istante dal tappeto di pelo morbido del suo pube. Con una mano masturbò il siluro scintillante che ne emergeva fino al momento in cui scomparve tra le sue natiche. Sussultò Bruno prima di continuare a lavorarmi di bocca. Gridò di dolore quando anche il cazzo di Ettore lo penetrò sovrapponendosi a quello che già conteneva. Mi guardò ansimando. Lo vidi mutare d’espressione. Vidi i suoi occhi velarsi. Pianse. Era certamente la prima volta che veniva posseduto da due uomini. E gli arnesi da lavoro che si portavano appresso non erano certamente dei piccoli calibri. Resistette. Si abituò rapidamente alla doppia presenza e tornò a lapparmi. Io non potevo muovermi. Dio solo sa quanto avrei voluto toccarmi e porre fine a quel supplizio eiaculando… E con quella lingua calda che titillava la cappella senza sosta non ci sarebbe voluto molto… Se solo avessi avuto facoltà di toccarmi. I colpi che Ettore vibrava come una furia scatenata contro il bacino di Bruno ...
... non facevano che accrescere il ritmo del suo lavoro di bocca. Cercai di lenire la sensazione di dolore e piacere che il trattamento mi stava regalando fluttuando il capo o guardando il mio torturatore digrignando ancora di più i denti sperando di farlo smettere. Bruno d’improvviso si fermò. Si alzò in piedi di scatto. I due compari furono velocissimi a seguirlo. Uno dei due lo immobilizzò mentre l’altro s’infilò in bocca l’uccello del ragazzo che venne senza toccarsi rovesciando tutto il suo seme caldo nell’avida gola di Ettore. Si avvicinò per slegarmi mentre con un intenso bacio senza fine Sandro ringraziava il suo discepolo di quei momenti così estremi e intensi. Anche Ettore mi baciò, non prima di aver insalivato il suo uccello con la sborra appena bevuta. “Ora riposati… Te lo meriti...” gli sussurrò dolcemente. Entrambi si voltarono per vederci riprendere le medesime posizioni con cui li sorprendemmo. Mi fecero spalancare il più possibile le gambe in modo da permettere anche al cazzo di Sandro di farsi strada verso la mia prostata insieme a quello di Ettore. Il frate sopra di me cominciò a baciarmi e a cavalcarmi sempre più velocemente regalandomi sensazioni incredibili. Fu così che inondai il suo addome di quella sborra che finalmente poté schizzare dal mio glande sfinito. “Pulisci.!” L’ordine fu perentorio. Con umiltà passai metodicamente la lingua su quel vello scuro ingoiando ogni goccia del seme riversato. Inginocchiato davanti alle due spade ...