1. Beyond the White: Indian Target


    Data: 12/09/2021, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... lanciò un’occhiata. Erano in ballo e dovevano ballare. -Naturalmente non siamo digiuni d’informazioni, tutt’altro. Se avessimo tempo, studieremmo un altro modo ma il livello di guardia delle autorità è elevatissimo e qualunque altra possibilità ci richiederebbe troppo tempo in ambito di risorse e avrebbe ben poche possibilità di successo e ancor meno possibilità di estrarvi dalla zona a lavoro fatto.-, Patil fece l’ennesimo cenno. Altra foto, di Kumi Hotsushiki. La giovane era un’attrice di teatro Kabuki e aveva tentato di sfondare nel cinema. Ruoli minori in produzioni meno che marginali. Un marito che non la capiva, una famiglia che pareva giudicarla, nessuna figlia. Tradimenti da parte del coniuge, depressione, antidepressivi, sino al viaggio in India. Nel 2015. Altro cenno e altre foto. Pellegrinaggi nei luigi di culto, atti devozionali, Kumi fotografata durante la tradizionale abluzione nel Gange. -Tutto quello che dovrai fare sarà prepararti. Confido che tu abbia qualche esperienza, seppur remota, di recitazione teatrale, vero?-, chiese Dalima Kothil. Nô annuì. Il teatro di cui portava il nome era stato a lungo la sua vita, una Via che le aveva permesso di raggiungere il cuore del suo essere. -Allora non avrai problemi.-, tagliò corto l’indiana. -Il nostro ruolo, invece?-, domandò James Crowain. -Copertura se necessario e recupero.-, rispose Dalima Kothil. L’inglese annuì. Nô guardò le immagini. Kumi. Lei doveva diventare Kumi. E farlo in fretta.
    
    Dalima se ne ...
    ... accorse subito. Il viso di Patil le era noto. Ora che i gregari erano fuori scena, poteva parlare francamente. Lo fronteggiò con un cipiglio duro e deciso. -Si può sapere che hai?-, chiese. Patil la fissò con odio. Assoluto. -Secondo te? Te la lecco da mesi e tu la dai al primo stronzo! E non l’hai fatto solo con lui!-, ringhiò l’indiano. La donna sospirò. Si avvicinò di un passò. Il ceffone partì in automatico. Patil incassò al viso. Lo vide stringere i pugni, desiderare di colpirla, di punirla. -Sei davvero così cieco?-, chiese, -Lo faccio per noi! Per il piano. Quel tizio aveva dei sospetti. Dovevo dargli qualcosa a cui pensare!-. -Ma ti è piaciuto farti scopare come una puttana.-, sibilò Patil. Annullò la distanza e la prese per il collo. Lei sfilò la pistola, puntando al ventre dell’indiano. Fece scattare il cane. Sparando all’anca lo avrebbe centrato senza problemi. -Un sacco. Ma non l’ho fatto per questo, mettitelo bene in testa. L’ho fatto perché questi tizi non sono coglioni. Sanno che qualcosa non quadra, lo vedono. E se l’ha visto quel Kingsword, puoi star certo che anche la bella giapponesina e gli altri lo avranno capito.-, il tono di Dalima non tradiva emozione alcuna. Patil respirava con rabbia mista a desiderio di controllo. -Kingsword per ora ha il suo bel pensare. Ma non durerà a lungo. Se quest’ultimo colpo funziona, abbiamo ciò che ci serve per passare alla prossima fase.-, Dalima sorrise, fiduciosa, in controllo della situazione, -E tu potrai liberarti di ...
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