1. Il cane frocio.


    Data: 11/09/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: goldenoro69$, Fonte: EroticiRacconti

    Mentre mi allenavo sulla spiaggia vidi un cagnolone che giocava con la sua padrona. Era autunno, comunque un bella giornata ed era molto presto la mattina. Solitamente se vedo un cane da solo prendo le mie precauzioni, a volte cambio perfino strada per evitare inconvenienti. In quel caso era con la padrona quindi non mi posi il problema della sicurezza. Come arrivai vicino smise di giocare con la sua padrona e forse voleva giocare con me in maniera però, alquanto aggressiva. La padrona si rese conto della situazione e cercò di chiamarlo. Inutile ormai mi aveva giudicato probabile compagno di giochi e fui costretto a fermarmi. Si avvicinò anche la padrona per riprenderlo ma questo con un balzo mi diede un morso proprio sull'inguine e per fortuna che avevo il cazzo sulla destra altrimenti mi evirava. Impaurito il cane e molto di più la padrona. Io ero incazzato e per constatare l'entità della ferita spostai il pantaloncino scoprendo il pube. Si trattava solo di graffi ma erano dolorosissimi. La padrona del cane, che abitava molto vicino, mi invitò a casa per disinfettare la ferita. All'inizio rifiutai ma tanta fu l'insistenza che accettai. Una volta a casa mise un grosso telo sul divano e mi invitò a distendermi. Prese un batuffolo di cotone ci versò sopra della tintura di iodio passandolo sui graffi.
    
    Ebbe l'infelice idea di sedersi sullo stesso divano a contatto stretto con la mia gamba, e non solo per questo ma anche perché continuava a massaggiare delicatamente che ...
    ... partì il cazzo sorprendendo anche me. Cercavo di coprirlo ma lei molto più scaltra esclamò " Questa tintura di iodio fa un effetto straordinario. Chiesi scusa e lei rispose che era normale la reazione. Mi accorsi però che la tintura di iodio aveva sporcato i pantaloncini e la macchia si era estesa su tutta la parte anteriore. Impossibile tornare in quel modo lei mi intimò di toglierli che li avrebbe messi subito a lavare prima che le macchie diventassero irreversibili. Sottovoce dissi che quello era il mio unico indumento lei rispose che era meglio così. Tolsi i pantaloncini, col cazzo semieretto lei andò in bagno a metterli in acqua. Tornò e si sedette di nuovo vicino e col batuffolo di cotone massaggiava i graffi. Il cazzo riprese vigore ed entrò a far parte del massaggio. Mi opposi per non far macchiare il cazzo col disinfettante. Delicatamente era arrivata a toccare il cazzo al che le chiesi se fosse da sola. Non rispose. Il cane fuori ogni tanto abbaiava. Le dissi di sentirmi a disagio semi nudo lei per tutta risposta tolse i leggins e rimase nuda nella parte inferiore. Eravamo sullo stesso piano. Si abbassò un pochino e diede una leccata al glande poi mi diede un bacio sulla bocca e si distese sul mio corpo. Pensai in quel momento di ringraziare il cane ma dovetti ringraziare prima lei che con la figa ingoiò letteralmente il mio cazzo. Dolore sparito. Lei, Lucrezia disse di chiamarsi, cominciò con un movimento di bacino molto delicato, mi disse che voleva gustare tutta la ...
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