1. Vita da schiave - capitolo due


    Data: 10/09/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Romaster0000, Fonte: Annunci69

    ... Diciamo tre mesi ? Alla fine decideremo insieme cosa fare. Che ne dici ?”. Alessandra aveva la testa piena di domande ma gliene uscì solo una: “OK, ma potrò lavorare coi vestiti addosso ?”. Paolo, Clara e Serena scoppiarono a ridere. “Questo lo vedremo” concluse Paolo “dipenderà anche molto da te. L’orario di lavoro è dalle 9 alle 18 con pausa tra le 13 e le 15. A volte si lavora anche il sabato. Non sei una schiava, ma se non sai dove andare puoi restare nella stanza per un paio di settimane, ma al massimo”. - “OK e come devo chiamarti ?” - “Semplicemente Paolo dandoci del tu, ma per tutti i dettagli parlerai con Serena che sarà la tua diretta referente. Sopra di lei c’è Clara e poi il sottoscritto. Con le altre tue colleghe, schiave o libere che siano, siete alla pari” rispose Paolo e continuò: “Bene, e adesso Serena porta di là Alessandra con te e inizia a farle vedere gli aspetti più semplici del lavoro. Clara, tu invece vai con Sergio nella stanza di Rashida, mettetela nuda, legatele le mani dietro la schiena e portatela qui da me”. - “Con piacere e credo, non solo mio ma anche di Sergio” disse Clara strizzando l’occhio a Paolo mentre usciva dalla stanza.
    
    “Allora Rashida, la voglia che ho è quella di portarti di là, e lasciarti legata nelle mani delle colleghe e amiche di Gaia grazie alle quali, ne sono sicuro, passeresti un bel pomeriggio che ti ricorderesti per un pezzo. E quando finirebbero loro, inizieremmo noi. Ma forse, la punizione peggiore per te sarebbe ...
    ... riconsegnarti a quel verme di Shareef. Mi spieghi perchè avete ridotto così Gaia ?” E mentre glielo chiedeva, si era alzato, le aveva preso tra l’indice e il pollice un capezzolo e glielo strinse in modo da farle male. Male non malissimo, niente di terrificante ma un dolore acuto questo sì glielo provocò. Rashida emise una smorfia di dolore, e disse: “Padrone merito anche più di questo, ma la prego di credermi che sono pentita di quello che Padron Shareef mi ha costretto a fare alla sua schiava Gaia. Gaia è una ragazza bellissima e adorabile sono sinceramente pentita, la prego di credermi, poi mi punisca pure o mi faccia punire dalle sue schiave. Posso almeno sapere come sta Gaia ?”. Rashida era veramente e sinceramente dispiaciuta dell’accaduto, non a caso aveva tentato di far smettere le frustate anche se nessuno dei presenti lo sapeva. Ma aveva intuito, e anche dedotto da come si era preso cura di Gaia, che Paolo non era un padrone spietato e probabilmente le minacce più gravi erano un bluff e sperava che, nella situazione nella quale si trovava, la potesse aiutare. “Padrone” continuò Rashida “sia io che Aisha eravamo sotto costante minaccia di Padron Shareef, ci costringeva ad andare oltre i limiti concordati perchè ci diceva che se avessimo disobbedito se la sarebbe presa non solo con noi ma anche con i nostri familiari nel nostro paese d’origine, anche coi bambini”. Paolo riprese: “Gaia sta meglio e per fortuna non è in pericolo di vita. La tua testimonianza potrebbe ...