1. Prigionia, Capitolo 4


    Data: 10/09/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Dark, Fonte: RaccontiMilu

    ... Scalciava e si dibatteva chiedendone ancora. Era fuori di sé, e non sapeva che due occhi stavano guardando da dietro alla porta. E avrebbero ricordato tutto.
    
    Il golem continuò giusto per darle le ultime sculacciate. Poi la fece cadere a terra in malo modo. Una voce metallica sembrò uscire da quell’affare tutto ferro:
    
    “Signore la schiava sembra gradire. Eh. Eh. Eh. Se vuole posso continuare, gambe, tette, schiena.”
    
    Evrilith ebbe un brivido di sincera paura quando il golem aveva riso. Quel eh eh eh meccanico e quasi finto era devastante per la sua psiche. Una macchina l’aveva punita e si stava divertendo con lei. Ebbe ancora più caldo, guardò Krozan. Un ricordo sbiadito le diceva che Lui era un essere abominevole. Ma la sua figa…
    
    La sua figa pensava altro.
    
    Si rimise a quattro zampe, e sporse il culo verso Krozan. “Mettiti nell’angolo, controlla che nessuno ci disturbi, può entrare solo Il Padrone”.
    
    Il golem non disse nulla, si girò e fece vari passi verso un angolo girandosi poi verso la porta, per controllarla.
    
    Krozan si strappò i pantaloni di dosso. Aveva visto troppo senza fare nulla, e aveva talmente tanta voglia che non solo avrebbe scopato direttamente Evrilith. Ma lo fece.
    
    La prese nuovamente per i capelli, si verso dell’olio sulla punta del cazzo e le penetrò il culo. Senza mezzi termini. Senza pietà. Senza remore.
    
    Evrilith non urlò. Le piaceva. Le piacque anche quando Krozan arrivo fino alla fine e le diede un colpo sui segni che stavano ...
    ... diventando lividi.
    
    Le piacque anche quando inizio a cavalcarla, tanto che iniziò a tremare. Prima poco.
    
    Poi iniziò a spingere anche lei verso di Lui.
    
    Infine iniziò a gemere talmente tanto forte da urlare un:”Vengooooo” che non sapeva nemmeno Lei da dove le fosse uscito.
    
    Krozan in tutto questo la scopava concentrato nel godersi il momento, nel godersi tutto quello che faceva e diceva quella che, fino a pochissimo tempo prima, diceva di essere un’elfa per bene. Un’elfa addestrata con una condotta di vita integerrima. Ora invece sembrava essere una zoccola da quattro soldi che, assuefatta dal lavoro, godeva in tutti i modi possibili.
    
    Quando lei esplose nel primo orgasmo lui le sussurrò qualcosa come: ”Non hai avuto il permesso, il Padrone ti punirà ancora di più”.
    
    A questa frase Evrilith ebbe ancora una vampata di calore. Era una punizione tremenda, il suo cervello stava andando in panico perché la sua figa continuava a godere. Krozan cambiò buco, e, senza smettere di tenerla per i capelli, inizio a leccarle il collo con la sua lingua ruvida.
    
    “Non ho nemmeno bisogno di istigarti, sei già sul punto di cedere nuovamente. Più godi più verrai punita”
    
    E poco dopo aver sentito quelle parole ricominciò a tremare.
    
    “Io…Non…Non riesco!” E si lasciò andare nuovamente ad un gemito fortissimo. Allo stesso momento iniziò prima a colare, poi si lasciò andare e fece una leggera fontanella facendo sgranare gli occhi il mezz’orco.
    
    Quella schiava godeva talmente tanto da ...