La ragazza con l'orecchino di perla - capitolo 3
Data: 09/09/2021,
Categorie:
Trans
Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69
... bianco in seta, con ricami in pizzo.
“Questo è Christi” disse “Utile per sedurre e per iniziare una serata nella maniera più romantica possibile”.
“Wow” sussurrai io. “La sensazione è…”
“Indescrivibile?” Continuò lei. “Sai, raramente capita che un uomo indugi così tanto. Solitamente sono attratti dalle cose che coprono meno e via. Tu sembri avere un gusto molto femminile. La tua ragazza deve essere fortunata. Come si chiama?”
Fui colto alla sprovvista.
Ovviamente il primo nome che fui in grado di pronunciare fu “Paola.”.
“Donna fortunata. Scommetto che è anche soddisfatta” mi disse ammiccando.
Sorrisi imbarazzato.
Lei mi guardò negli occhi, poi aprì altre tre scatole.
“Questo set è Hinda. Sono una giarrettiera, delle calze di seta, un perizoma e un reggiseno. Viene dalla nostra linea bridal, però non penso sia necessario sposarsi per mettere qualcosa di così bello.”
Io ero completamente perso.
Per quanto mi riguarda, avrebbe potuto vendermi anche della roba fabbricata in Cina, ma le cose che mi mostrava erano talmente belle che io ero completamente fuori di testa.
“Quanto verrebbe tutto?” Chiesi titubante.
“2000£. Sono i nostri capi migliori”.
Sebbene guadagnassi bene, 2000£ erano davvero troppi.
Lei mi guardò negli occhi e mi disse: “Vorresti vederli indossati? Sicuramente ne rimarresti piuttosto convinto”.
Lei prese il vestito in seta, mi guardò e disse: “Vieni con me nei camerini”.
La seguii senza battere ciglio mentre il ...
... cuore mi batteva a mille.
E se avesse capito tutto? Mio dio, ora me la fa indossare, sono fottuto. È così evidente?
Aprì un camerino, si avvicinò al mio orecchio e mi disse “Oggi la vedi su di me, poi mi dirai come sta su tua moglie”.
Entrò nel camerino, e vidi le braccia superare la parte alta della porta mentre si toglieva la maglia nera di ordinanza.
Poi la sentii togliersi le scarpe e vidi i jeans per terra.
Dopo pochi secondi sentii la porta aprirsi e ne uscì lei.
Aveva la pelle scura e i capelli ricci e castani, completamente in contrasto con il bianco puro del vestito.
I capezzoli premevano contro il vestito e poi si girò, mostrandomi il sedere.
La guardai, dalla testa ai piedi, dove notai che aveva delle calze velate.
Rimasi a bocca aperta e sentii che il mio pene diventava sempre più grosso e spingeva sempre di più sulla cerniera dei jeans.
Si avvicinò a me, mi soffiò sul collo e mi disse “Se sta così bene a me, figurati come ti starà. Paola.”
Io trasalì.
“Shh. Non preoccuparti. Ma tu sei un tipetto carino, chissà se la tua dolce metà è come te”.
Mi guardò ancora, avvicinò le sue labbra al mio orecchio e mi leccò la parte inferiore del lobo.
Si allontanò, rientrò nel camerino e si rivestì.
Una volta uscita mi sorrise e mi disse “Suppongo tu sia convinto dell’acquisto adesso”.
“Sì” risposi io, ancora troppo eccitato per mettere in fila più di due parole.
Tornammo alla cassa.
“Sai, se serve possiamo consegnare a domicilio. ...