1. Me, Myself & I (...e Valentina...)


    Data: 07/09/2021, Categorie: Masturbazione Autore: Notorius, Fonte: EroticiRacconti

    ... senza toccarlo, gonfio, duro, palpitante, gustandomi le pulsazioni del mio sangue, e il liquido pre-eiaculatorio che bagna il glande, mentre la mia mente torna a quel culo invitante che parla greco.
    
    Lo stringo alla base, e con l'altra mano comincio a sfiorare l'asta, lentamente, salendo verso l'alto.
    
    Percorro ogni centimetro di quel pezzo di carne irrorato di sangue caldo, fino ad arrivare al frenulo.
    
    Si irrigidisce ancora di più.
    
    Raccolgo con il dito quel liquido trasparente che gocciola dalla punta del mio cazzo, e con movimenti rotatori lo spando sulla cappella, finendo poi per tornare su quel filino, quel lembo di pelle delicata, che inumidita dai miei liquidi si rende ancora più sensibile.
    
    Mi fa quasi male da quanto sangue il mio corpo sta pompando in esso.
    
    Il mio respiro si fa più pesante.
    
    Lo afferro saldamente con la mano, e lentamente comincio a muoverla su e giù.
    
    Ogni volta che il mio glande eccitato esce dal prepuzio, un brivido formicolante attraversa piacevolmente il mio corpo.
    
    Aumento leggermente il ritmo, e infilando due cuscini sotto la nuca, alzo la testa, in modo da poter vedere il mio riflesso sullo specchio davanti al letto.
    
    Ho un bel cazzo.
    
    Fisso i movimenti danzanti della mia mano, che serra saldamente il mio ...
    ... uccello.
    
    Con l'aumentare del mio battito cardiaco, accellerano anche i movimenti del mio arto, e cresce la mia eccitazione.
    
    Mi guardo e immagino la bellissima ragazza mediterranea, che seduta su di me mi cavalca dandomi le spalle, stringendolo con i muscoli pelvici, muovendo il bacino come Calamity Jane.
    
    Alzo il busto quanto basta per poter lasciar colare la saliva sul mio pene eretto.
    
    Mi riappoggio ai cuscini, stringo le mie palle con una mano, e con l'altra comincio a stimolare la mia cappella, comprimendola e frizionandola con movimenti rotatori.
    
    È molto gonfia.
    
    Movimenti sempre più veloci, sempre più violenti, la saliva vischiosa mi lascia immaginare la fica stretta e fradicia di umori di Valentina, che mi cinge e fagocita, venendo sul mio cazzo
    
    Ansimo.
    
    Sento la sua voce nella mia testa, con quel suo strano ed esotico accento, che ansimante mi dice:
    
    -"Sborra...sborra dentro di me..."
    
    Con un gemito sento quel formicolio salirmi dai piedi fino al cervello.
    
    Abbondanti fiotti di sborra partono dal mio cazzo, riversandosi sul mio addome, bollenti, accompagnati dai miei gemiti di piacere.
    
    Adesso sì.
    
    Adesso ho scaricato tutta la tensione.
    
    Una sigaretta, una doccia, e poi a nanna.
    
    Chissà come sarà vestita domani Valentina... 
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