1. Me, Myself & I (...e Valentina...)


    Data: 07/09/2021, Categorie: Masturbazione Autore: Notorius, Fonte: EroticiRacconti

    Torno a casa, dopo lavoro, in piena estate.
    
    I muscoli indolenziti, il caldo della cucina che ormai mi è entrato dentro, penetrato fino alle ossa, sudore, vapore, fumi e odori.
    
    Appena entrato in casa appoggio lo zaino in terra, finalmente mi levo le scarpe e poso i miei piedi sul pavimento freddo.
    
    Sensazioni di sollievo mi pervadono il corpo, che dalle piante raggiungono la nuca.
    
    Mi spoglio, davanti allo specchio... guardo la mia pancetta...
    
    Beh non sono grasso.
    
    Non sono perfetto.
    
    Sono l'uomo della porta accanto.
    
    Ma in fondo mi dico, le persone troppo perfette mancano di fascino, sono le nostre bellissime imperfezioni a renderci unici.
    
    Perfettamente imperfetto.
    
    E poi mi piace mangiare.
    
    E bere.
    
    E scopare.
    
    Apro il rubinetto della doccia, regolando la temperatura, e mi immergo in una mezz'ora di relax, nella quale il getto d'acqua lava, cancella, elimina completamente il sudore,lo stress e la tensione, concedendo ai miei muscoli di stendersi completamente.
    
    Spalanco la finestra di camera, consentendo alla fresca aria notturna di entrare e accarezzarmi.
    
    Mi sdraio sul letto, la giornata sembrava infinita, ma finalmente è arrivata alla conclusione.
    
    Disteso sul letto, completamente nudo, mi appoggio al cuscino, con le mani dietro alla testa.
    
    Chiudo gli occhi e immediatamente mi investe l'immagine della nuova cameriera, Valentina, greca, 32 anni, un volto dai tratti molto particolari, occhi neri, naso leggermente sproporzionato ...
    ... rispetto agli altri tratti, ma allo stesso tempo armonioso, labbra carnose e un fondoschiena a cui manca solo la parola.
    
    Oggi la osservavo mentre prendeva i flute dallo scaffale.
    
    Non è molto alta, e per ogni coppia di bicchieri che doveva agguantare, era costretta ad alzarsi sulle punte dei piedi, contraendo i glutei fasciati dai leggings neri, ogni irrigidimento e distensione era una pompata di sangue nelle mie vene.
    
    Al solo pensiero sento i corpi cavernosi del mio pene cominciare a riempirsi di sangue.
    
    Il lenzuolo di lino strofina sul frenulo, regalandomi piacevoli sensazioni che accellerano il processo di tumescenza.
    
    In poco tempo sono in completo turgore.
    
    Il mio cazzo preme sul lenzuolo, sollevandolo dal mio inguine, istintivamente le mani si spostano sul mio petto, accarezzando l'addome.
    
    Divarico leggermente le gambe, sentendo il fresco tessuto accarezzarmi i testicoli.
    
    L'eccitazione sale sempre più, immagino tutti i modi in cui vorrei fottermi quella cameriera, sentire come geme una ragazza greca.
    
    Come ansima mentre il mio cazzo entra forzando ogni suo orifizio.
    
    Con le mani ormai arrivate all'interno coscia, mi ritrovo a spingere il bacino verso l'alto, il lenzuolo preme sul mio glande pulsante, le vene gonfie, il frenulo ipersensibile.
    
    Fa troppo caldo.
    
    Con un colpo secco sposto la biancheria da letto, e con le mani sul mio inguine, ricomincio a spingere il bacino in sù, mantenendo il cazzo ben scappellato, esposto, libero.
    
    Lo tengo così, ...
«12»