1. Il desiderio


    Data: 05/09/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    ... posare nuovamente su esse il suo sguardo desideroso.
    
    Il perizoma, infilato per essere tolto, venne levato davanti alla vasca, e, per fare ciò, la donna si piegò quel tanto da stimolare la vista di sé all’uomo che restò, per tutto il tempo, a debita distanza, perché con la giusta lontananza è possibile avere la visione di insieme di quei particolari che, più tardi, saranno visti da vicino.
    
    Simona, la stronza, sapeva l'effetto che faceva e la lentezza della spugna sulle lunghe gambe non aveva solo lo scopo di lavarle dal riposo notturno.
    
    Era il gatto che giocava col topo o, forse, il topo che giocava col gatto. Non è dato saperlo. Ciò che importava era il gioco perché, in esso, entrambi sono gatto e topo contemporaneamente.
    
    Per asciugarsi Simona pose un piede sul bordo della vasca, voltando la schiena ad Ettore e piegandosi ancora in avanti, mentre per asciugarsi il busto si girò verso di lui, senza guardarlo, sapendo che i suoi occhi erano su quel corpo il cui desiderio era già concretamente visibile in lui da tempo.
    
    La donna si chiedeva quanto ancora avrebbe resistito.
    
    Gatto, topo, topo, gatto, gatto che è topo e topo che è gatto.
    
    Non si aspettava di arrivare al trucco che, invece, riuscì a compiere tranquillamente, sempre sotto lo sguardo silente dell’uomo.
    
    Simona sapeva che lui era il vulcano che si stava preparando e giocava col suo corpo, vestita di ...
    ... bellezza e di perizoma, davanti allo specchio, in modo che fosse visibile completamente se osservata dal punto privilegiato dell’uomo che non si avvicinò.
    
    Arrivò la colazione che Simona, ancora nuda, preparò.
    
    Nemmeno la vestaglia ottenne reazioni (diverse da quelle al basso ventre) da parte di Ettore il quale, unicamente, le slacciò la cintura costringendola a tenerla aperta, in modo che solo metà seno fosse coperto.
    
    La colazione avvenne in silenzio in quanto le parole erano nascoste dal desiderio di stimolare e di essere stimolati, dal piacere di essere ammirata e di ammirare, dal piacere di essere desiderata e di desiderare, dal piacere di non cercare nemmeno di nascondere il respiro eccitato che anticipava i prossimi momenti.
    
    Fu al termine della colazione che il magma del desiderio di Ettore divenne troppo forte.
    
    Era giunto il tempo in cui Simona avrebbe dovuto raccogliere ciò che aveva seminato e, spogliata più velocemente del tempo che aveva impiegato per indossare il capo, venne fatta mettere in ginocchio, con la guancia a terra, esposta come lo era stata per tutto il tempo in cui aveva guidato lei la vettura durante il viaggio tra i filari che, ora, si stava concludendo in un casolare, nella stanza dei piaceri, dove lei era ai piedi dell’uomo che la osservava con desiderio sempre più forte, finchè la prese con la forza dettata dal piacere accumulato nel tempo. 
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