Il desiderio
Data: 05/09/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti
Il buongiorno si vede dal mattino.
Un detto popolare col quale spesso ci si confronta. Tante volte viene rievocato quando si presenta un fatto negativo che, con superstizione, proiettiamo verso la giornata aspettandoci altri eventi simili.
Non sempre però.
La mattina o, meglio, il risveglio, potrebbe essere un momento particolare se è vissuto con la calma che, purtroppo non frequente, merita di essere apprezzata e gustata.
Simona si era svegliata per prima e si era portata col corpo aderente a quello di Ettore che, nel dormiveglia, vi aveva istintivamente aderito.
Lo stato che accompagna dal sonno alla veglia è stato sufficientemente breve al contatto col caldo corpo della donna.
Simona sapeva come fare, conosceva il proprio corpo e sapeva l’effetto che faceva sugli uomini e, in questo caso, su Ettore che vi aderì il più possibile, cominciando ad avere reazioni all’inguine ed alle mani posate sui capezzoli che, con leggerezza, cominciò a passare tra le dita.
Simona sapeva come giocare col desiderio e, siccome era una stronza, appena sentito l’indurimento del cazzo tra le sue natiche, decise di alzarsi.
Sapeva che lo stava provocando e, soprattutto, sapeva che c’era “il tempo”.
Il tempo oggi è una risorsa, quasi una ricchezza e il tempo, quando c’è, va usato perchè è il tempo a dare modo di apprezzare e gustare le cose.
Si pensi ad un viaggio in autostrada e, lo stesso viaggio, tra le colline toscane sulle stradine secondarie nelle quali il ...
... tempo trasforma lo stesso viaggio in piacere.
Ecco, quella era una mattina da viaggio sulle stradine toscane.
Simona, che era una stronza, sapeva come fare quel viaggio e decise di condurre lungo il primo tratto.
Ettore non si oppose.
Ettore sapeva viaggiare.
Ettore la osservò mentre, uscita dal letto, si infilava il perizoma.
Il desiderio. Il piacere nasce da lì, dal desiderio, dal tempo che separa l'inizio del viaggio dalla sua conclusione, che è poi solo una tappa in attesa del prossimo viaggio.
Simona era bella, sapeva di esserlo e ci giocava, come è giusto che sia perché la bellezza è parte della vita di tutti, in ogni angolo l’uomo, come genere, crea bellezza e la cerca.
Simona traeva piacere dall’essere guardata e desiderata ed Ettore si eccitava nel desiderio che procurava quell’eccitazione soffusa, che circola sottopelle fino a concentrarsi nel luogo che le è naturale.
Il viaggio tra i filari toscani quella mattina era costituito dal percorso che conduceva dal letto alla vasca.
Ettore la seguiva ed ammirava. Apprezzava persino la presenza del perizoma che aveva lo scopo di evidenziare ciò che nascondeva, suscitando il desiderio perché a volte è meglio non vedere, anticipando così il momento in cui il tutto sarà rivelato alla vista.
Così l’uomo osservava da dietro le curve, le natiche, le gambe, i capelli che Simona spostava e si sistemava, cercando di distogliere l’attenzione dell’uomo dalle sue natiche ma solo per consentirgli, dopo, di ...