1. Il pizzo bianco


    Data: 05/09/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Erato28, Fonte: EroticiRacconti

    - Buongiorno Capo, bentornato. Ti preparo un caffè?
    
    Lo dice così, guardandomi distrattamente per pochi secondi e abbassandosi per prendere la capsula da inserire nella macchinetta del caffè. Non ho risposto, ma lei sa già cosa direi se lo facessi. Non ha bisogno che io dica nulla, mi conosce bene.
    
    Lei è la mia segretaria. Una di quelle bellezze non appariscenti, semplici, ma a cui basta uno sguardo per far avere un’erezione a un uomo. Eppure lei non mi ha mai creduto quando glielo dicevo. Pensava che io fossi “assolutamente non imparziale” perché… beh… che dire… è un cliché vecchio come il mondo: il capo e la segretaria. Tra noi tuttavia non c’è mai stato nulla di banale e scontato. Lei, che si sottovaluta parecchio, mi ha fatto venire la gastrite prima di capire che io ci stessi provando. Ogni volta che volevo stare solo con lei la portavo al bar a bere un caffè (non avevo ancora comprato la macchinetta per l’ufficio). Ma mentre lei è una caffeinomane, io sono un tipo da un caffè al mattino e, prima di ritrovarmi con un’ulcera, l’ho baciata. Sembrava non aspettasse altro. Quel giorno, tanti anni fa, è iniziata la nostra relazione.
    
    Morirei piuttosto che definirla relazione con lei. Io sono un uomo problematico e mi rendo conto che per lei non fosse facile. Io ero sposato e padre e nel frattempo non mi sono fatto mai mancare altre avventure. Lei però non è mai stata messa in discussione. Lei, la colonna portante della mia azienda, la sola donna che mi conosce meglio ...
    ... di chiunque altro.
    
    Infatti ha sempre capito quando e con chi mi distraevo. Ha pazientato, tanto. Fino a qualche mese fa. Ero stanco di come andavano le cose in casa, ho deciso di cambiare e l’ho fatto. Ma non con lei. Con un’altra. Non mi ha mai perdonato. Inizialmente ha provato a farlo. Ero anche riuscito a convincerla a continuare come sempre… le dicevo che a lei non sarebbe cambiato nulla, in fondo… ma non c’è riuscita. Vedevo gli occhi sempre rossi di pianto, i vestiti sempre più larghi, le ossa sempre più evidenti ogni volta che la spogliavo.
    
    Era infelice. Due mesi fa mi ha detto che visto che non avrei mai scelto lei, dovevo uscire dalla sua vita. È stata molto decisa, così non ho fatto nulla.. ho soltanto rispettato la sua decisione in questi mesi.
    
    Quante volte avrei voluto spiegarle che tento solo di proteggerla da me e dai miei casini, che lei è quella a cui tengo. Ma a cosa servirebbe?
    
    Non mi ha mai più sorriso. Non come prima, quando reclinava la testa e rideva di gusto.
    
    Non mi ha più guardato se non per il tempo necessario, ma poi distoglie lo sguardo e va via.
    
    Non mi ha più sfiorato nemmeno la mano per sbaglio.
    
    La guardo mentre mi porge il caffè. Occhi bassi.
    
    Sono rientrato da una settimana di ferie e lei non mi guarda. Dove diavolo è la donna che appena mi rivedeva aveva l’urgenza di scopare con me? Possibile che non esista più? Possibile che a causa mia quella parte di lei sia morta e sepolta?
    
    Poggia il caffè sulla mia scrivania, poi ...
«12»