Gioco doppio (parte 3)
Data: 04/09/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti
... ancor più bagnare.
Marco spingeva, la spingeva dentro e ad ogni affondo lei sentiva la testa tirata indietro per i capelli, quasi a portarla indietro verso quel cazzo che la penetrava, due corpi contrapposti che, al contatto, avevano forza di impatto doppia.
Spinta, dolore, umiliazione, finchè lui non godette forte, tenendoglielo dentro, fino in fondo, facendole sentire il suo sperma che la invadeva, con i capelli che ancora le facevano male e mentre, al culmine del piacere, il colpo di frustino ebbe il potere di amplificare l’orgasmo.
Marco adorava provare piacere mentre la schiava soffriva.
Si accasciò su di lei, sulla sua schiena, restandole dentro e aspettando che il respiro tornasse normale.
Quando uscì, le si mise davanti per farsi pulire, usando la sua bocca e la sua lingua per detergere il cazzo che ormai aveva perso turgore.
Sapevano tutti che l’umiliazione non era finita.
Le tolse la benda perchè ora lei doveva vedere che si dirigeva verso il marito e lo slegava, facendosi seguire, a quattro zampe, fino a portarlo da lei per costringerlo a leccarle la figa e bere il suo sperma mentre lui, seduto, si divertiva ancora con gli ultimi scarti della loro umiliazione.
“Puliscila bene, stronzo”.
Mai perdeva occasione per denigrarlo, non riuscendo ad avere rispetto per quell’uomo per il quale provare piacere nel poterlo schiacciare psicologicamente.
In quel momento sentirono il saluto sonoro proveniente da un altro yacht che non avevano visto ...
... arrivare.
Sul ponte più alto, illuminato, c’erano 5 persone, sembravano giovani, che, bicchieri in mano, li salutavano e ridevano, eccitati per la vista di un uomo che leccava la figa di una donna semistesa sul tavolo, mentra un altro uomo, vestito ma con la patta aperta e la camicia sbottonata, li stava osservando divertito con un frustino in mano.
Non capivano la loro lingua ma li sentivano evidentemente eccitati dalla scena, mentre un paio mimavano tra loro il gesto delle penetrazione a pecorina.
Si salutarono col suono delle due imbarcazioni e, nel momento in cui furono più vicini, anche Marco alzò il calice pieno di prosecco e, per divertirli, frustò Anna e Franco, ancora intento a leccarla.
I passeggeri dell’altra barca esplosero in risa eccitate ed anche un’altra coppia simulò la penetrazione, parlando senza però essere capiti, salutati dal calice e dal frustino alzato.
Quando l’altra barca fu lontana, Marco li volle, sempre nudi, inginocchiati davanti a lui.
Mentre sorseggiava altro prosecco, parlarono di affari.
Spiegò loro di cosa avesse bisogno mentre, col piede, giocava coi capezzoli di Anna, divertendosi solo ad accarezzarli distrattamente. Ogni tanto, mentre parlava, le infilava l’alluce in bocca.
Loro fecero alcune domande per comprendere meglio le esigenze ed i termini, anche economici, della transazione.
Nonostante la peculiare posizione, nelle domande e nelle risposte c’era professionalità, come se stessero seduti intorno ad un ...