Come sono diventata Lycia
Data: 29/08/2021,
Categorie:
Incesti
Gay / Bisex
Trans
Autore: Lyciafisapa, Fonte: RaccontiMilu
... le natiche, mise il viso nel solco e cominciò a leccarmi il buchino. “Ahhhh così mi piace tanto… bravo Matteo, non me lo aveva fatto mai nessuno…mmmmm…come l’hai capito che era quello che volevo” dissi. “Non ci voleva una laurea…l’ho sempre saputo che ti piaceva il cazzo…ho solo aspettato l’occasione giusta per fartene avere la giusta dose. Ma ora basta chiacchiere…tiramelo fuori e comincia a farmi vedere quanto sei troia”. In preda alla foga quasi gli strappai i bottoni dei pantaloni. Ricordo che fu un momento unico. Non avevo mai visto il cazzo di un altro così da vicino e ne rimasi ipnotizzata. Era grosso almeno 20 cm, con palle gonfie di sborra, tutte da leccare. Istintivamente aprii la bocca e lo accolsi sempre più in profondità, fino in gola. Poi scesi a leccargli le palle e di nuovo su tutta l’asta, fino alla cappella, per gustare le prime gocce di sborra. “Mmmmm…si puttana me lo stai facendo diventare di marmo…ti avrei sverginato molto prima se sapevo che eri così brava…sembra che lo hai sempre fatto…ahhhh…ancora ciucciamelo fino in fondo bella troia”. Sentirmi apostrofare così, mentre Matteo continuava a leccarmi il forellino, non faceva altro che aumentare la mia voglia. “Per favore caro mettimi un dito nel culo…non ce la faccio più…voglio sentirmi piena”. “Certo mignotta…ora vedi come te lo allargo questo culo da gran puttana”. Così dicendo mi infilò uno e poi due dita nel culo, muovendole in senso rotatorio. “Mmmmmm…aaaahhhh…Matteo basta…voglio il tuo cazzone ...
... tutto dentro…sfondamiiiiii…svuotati i coglioni dentro il culo della tua zoccola”. “Ti accontenterò, ma prima devi fare una cosa per me” disse interrompendosi di colpo ed alzandosi dal divano. Da un cassetto di un mobile nascosto dietro la TV, tirò fuori un vasetto di lubrificante anale, assieme ad un paio di autoreggenti nere velate, un reggiseno imbottito, anch’esso nero ed un paio di sandali con tacco vertiginoso da 15 cm. “Sbrigati puttana…mettiti gli abiti che ti competono”. Era strano che mio cugino avesse quegli indumenti lì nascosti, ma in quel momento non mi feci tante domande e li indossai. La sensazione delle autoreggenti sulle gambe, il modo di camminare che mi imponeva un tacco così alto e la fasciatura del reggiseno imbottito, mi fece sospirare dell’eccitazione. Ansimavo come una troia in calore. Mio cugino mi disse di camminare un pochino avanti ed indietro ed io lo feci sculettando vistosamente. “Che figa portentosa che sei…sei mille volte meglio di tante donne là fuori…pagherebbero oro per avere il tuo fisico…come vuoi farti chiamare”. Non so di preciso cosa pensai, ed ancora oggi non so il motivo della scelta di quel nome, ma mi venne istintivo dire “Chiamami Lycia” . “Benissimo…da oggi sarai la mia femmina, sempre pronta a farti inculare”. Matteo esibiva un’erezione incredibile: “Guarda che cazzo ti impalerà troia”. Mi avvicinai a lui ed accucciandomi a terra davanti alla sua mazza e ripresi a ciucciargliela con foga. “Basta ciucciare zoccola…stasera voglio ...