1. Quasi fantasia


    Data: 28/08/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Sensazioni Autore: AgatoDaemon, Fonte: RaccontiMilu

    Stazione di Bologna. Arriva il regionale, si ferma davanti a me il vagone nuemero5, l’appuntamento di questa avventura é nel n. 6 ma non importa perché c’é poca gente in stazione e sembra che anche il treno sia semivuoto.
    
    Entro, mi incammino, arrivo alla porta tra i due vagoni, mi batte forte il cuore….. mi affaccio nel corridoio e ancora non ti vedo, quindi o hai trovato uno scompartimento libero o mi hai fatto il pacco, mi rassereno a ogni passo, guardo dietro ogni porta sperando di vederti, uno ha le tendine chiuse, continuo, arrivo alla fine e mi rattristo… ma poi ci ripenso, mi giro e torno indietro, arrivo alla porta con le tendine chiuse, busso con 3 tocchi e apro la porta. Sei lí, appena apro la porta ti vedo agitata che sistemi la gonna sulle gambe e ti siedi bene sulla poltrona, le guance arrossate… e bellissima! Sorridi mentre richiudo la porta dietro di me, mi avvicino e ti alzi, non mi lasci neanche il tempo di guardarti bene, ci abbracciamo e ci baciamo come se volessimo divorarci.
    
    Sento il tuo corpo sul mio, il calore, le forme, la poca stoffa che ci copre entrambi non lascia troppo spazio all’imaginazione. Come sempre hai una minigonna leggera e di un celeste chiaro che risalta l’abbronzatura delle gambe, una maglietta di quelle larghe, con il collo molto ampio che mentre resta su una spalla scivola sull’altra lasciano alla vista la spallina del reggiseno e quel canaletto eccitante che separa i seni con le loro curve vertiginose.Ti sento, sospiri, i ...
    ... baci finiscono quando il treno inizia a muoversi e quasi cadiamo sul sedile dove prima stavi seduta, ci separiamo un attimo, ti siedi davanti a me e i miei occhi, inevitabilmente, cadono dentro la tua maglietta….. provoncandomi una vampata di calore e un certo gonfiore nei pantaloni di lino leggero che rende difficile da nasconderlo. mi sorridi ammiccante ma mi spingi e mi lascio cadere nel sedile davanti a te.
    
    I nostri sguardi si sfidano, i sorrsi dei nostri visi si aprono ma ti giri verso il finestrino e faccio altrettanto: accidenti siamo ancora dentro Bologna. Sono solo pochi minuti e la campagna inizia a scorrere veloce e al ritmo dei rumori del treno.
    
    Ti guardo, fissamente mentre ti lasci scivolare sul sedile e ondeggi le gambe a destra e sinistra mentre le tue mani accarezzano le coscie, leggere giocando con la minigonna allora mi lascio scivolare anche io e vedo i tuoi occhi che cadono chiaramente sul bozzo che rigonfia i miei pantaloni e improvvisamente spalanchi le gambe e tiri la gonna con entrambe le mani….
    
    gli occhi mi schizzano fuori dalle orbite mentre non posso staccarli dalle tue mutandine rigonfiate dalla parte finale di un vibratore che sicuramente ti sta dando giá tantissimo piacere…. dove appare quel bozzetto vibrante si vede chiaramente una macchia piú scura di umori che si allarga a vista d’occhio.
    
    Mi accarezzo con la mano ma non riesco a muovere nessun altro muscolo, paralizzato dalla vista e dall’ecitazione estrema.
    
    Sorridi di goduria e ...
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