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Marisa 4
Data: 25/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Troy2a, Fonte: EroticiRacconti
... parlando a Cesare, ma con lo sguardo rivolto verso me e Marisa. “Se il mio cornutello è d'accordo, perché no?” “Ma sì, dai!” le feci eco io “Un cornuto sempre più cornuto ed una puttana sempre più puttana: l'importante è stare bene insieme, no?” Non so come mi fosse venuta quella frase, ma giuro che non c'era nulla di polemico e, complice il tono conciliante della voce, lo capirono tutti. Non c'era bisogno di dire altro, così come non ci fu bisogno di capire come fare: ci muovemmo con una naturalezza inaspettata, a partire da Marisa, che cominciò a spogliare Cesare, lentamente, passando la lingua su ogni centimetro di pelle che scopriva. Lui restava immobile, lasciando ad Oreste il compito di denudare e stuzzicare lei, visto che ne conosceva bene i punti più vulnerabili. Cominciarono con una doppia, subito: Oreste davanti, con Marisa che lo baciava e Cesare nel culo, dove scivolò senza troppa fatica. Ed io? Marisa mi chiamò, facendomi sistemare sopra la testa di Cesare, in piedi, e prese il mio cazzo tra le mani. Le servii soprattutto da appoggio, per reggere i colpi frenetici che Cesare le assestava nel culo, mentre paparino restava quasi immobile sotto di loro. Ogni tanto, sentivo la lingua di Marisa saettare sulla cappella, o sui coglioni. Credo che non decidesse lei dove andare a parare, ma che facesse di necessità virtù, posando la lingua dove il suo corpo, squassato dai colpi di Cesare, le permetteva di arrivare. Il nostro ospite, forse perché a lungo in ...
... astinenza, non riuscii a resistere più di un quarto d'ora, riversando una notevole quantità di sborra sulla schiena di Marisa. In silenzio, si rivestii ed andò via, lasciando noi tre a continuare nel modo che ci era più usuale. Io e Cesare, ormai, eravamo una squadra affiatatissima e Marisa era davvero la nostra regina. La scopammo per ore: anch'io avevo imparato a resistere e rimanere a giocare con loro. Ci scambiavamo i ruoli ed i buchi, seguendo i nostri istinti, o anche le richieste della nostra dea. Di solito, le piaceva che Cesare glielo desse nel culo per ultimo, per ovvi motivi, così ne approfittava io per godermelo più a lungo. Quando tutti e tre fummo appagati , rimanemmo a letto, stretti a lei. “Ti è piaciuto farlo con Cesare?” le chiese Oreste. “Emozionante! È stato emozionante: spogliarmi davanti ad un altro uomo, prendere il suo cazzo, conoscerlo come fosse una persona, mi ha fatto sentire davvero puttana e mi ha emozionato. Non importa che fosse Cesare: credo che sarebbe stato uguale con chiunque!” “Hai capito?” Rise Oreste “Credo che la tua fidanzata non sia una puttanella, ma una troia fatta e finita. Da oggi ti chiameremo troia, ti piace?” “Lo sento già mio!” rispose lei. Rimanemmo a letto ancora molto a lungo, a coccolarci, a stuzzicarci e poi di nuovo a far l'amore. Poi, Oreste propose: “Perché non vi fermate qui, stanotte? Chiami a casa e glielo dici!” aggiunse rivolto a Marisa. Pasquale, il padre di Marisa fu irremovibile e dovemmo ...