1. STORIA DI UN SUPERDOTATO


    Data: 16/08/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... abituata non era ancora pronta del tutto. Restai fermo, anzi mi ritirai per una decina di centimetri e poi spinsi ancora in avanti, questa volta lentamente, sentendomi stretto dalla sua carne calda.
    
    – mmmhhhhh, sì, così va bene, muoviti piano. –
    
    Feci come ordinava a poco dopo la sentii agitarsi sotto le mie mani che la tenevano per le anche. Anche lei si muoveva per venirmi incontro e già scorrevo in lei con più facilità di prima.
    
    – Sì…mmmmhhhhhh… dai…. fottimi…. fottimi per bene…aaaaahhhhhhh –
    
    Apprezzava il mio cazzo che le scorreva nell’intestino, una mano tra le gambe a toccarsi gemeva sempre più forte. Io… io ero in paradiso, sembrava che dentro avesse una mano che, contraendosi, me lo stringeva. Mancava poco al mio orgasmo quando sentii un rumore e subito dopo una voce:
    
    – MASSIMO… E MAFALDA… ODDIO CHE SCHIFO! –
    
    Rosa e Rodolfo erano rientrati senza che ce ne accorgessimo e ci avevano beccati. Mi girai di scatto uscendo dal corpo di Mafalda che emise un urletto di dolore. A due metri da me Rodolfo ci guardava esterrefatto, dietro di lui Rosa che, invece, non pareva così sconvolta.
    
    – Ma che cazzo… rientro e ti trovo che stai sfondando il culo alla mamma della mia ragazza. Vuoi ucciderla con quell’affare? Ma che cazzo… –
    
    Non so voi, ma a me già faceva girare i coglioni dovermi interrompere sul più bello della realizzazione di un sogno, avere poi un amico che mi faceva la morale con aria schifata… beh, mi stavo incazzando. Scesi dal letto e feci passo ...
    ... verso di lui.
    
    – Rodolfo, perché non ti fai i cazzi tuoi? –
    
    Fece un passo indietro, sempre con quell’aria schifata.
    
    – Cosa vuoi fare, inculare anche me con quel coso? E tu Mafalda, non ti vergogni? –
    
    Mafalda, per nulla preoccupata di essere stata sorpresa, reagì cambiando atteggiamento, assumendo un tono duro.
    
    – Come ha detto lui, ci stavamo facendo i cazzi nostri… Non dimenticarti che sei a casa mia e qui faccio quello che mi pare, senza rendere conto a te. –
    
    Non trovando appoggio in lei Rodolfo si girò verso Rosa.
    
    – E tu? Non hai niente da dire? –
    
    Rosa rispose con un’alzata di spalle:
    
    – Mamma non &egrave sposata, può fare quello che vuole –
    
    Sbuffando Rodolfo girò su se stesso e uscì dalla stanza. Sentimmo dei rumori dalla camera che divideva con Rosa e poco dopo la porta sbattere ed un’auto partire. Rosa andò di là a controllare e tornò subito:
    
    – Se ne &egrave andato. Ha preso la sua roba e se ne &egrave andato. –
    
    poi scoppiò a ridere:
    
    – Guardati, sembri un soldato pronto all’attacco. Attento, metti la sicura al bazooka o fai una strage –
    
    In effetti avevo mantenuto la mia posa aggressiva, baricentro abbassato, schiena appena china, muscoli tesi e… il mio affare che ancora duro puntava davanti a me come un cannone. Mafalda si unì alla risata della figlia e subito lo feci anche io. Mi sedetti sul letto rilassandomi e chiesi scusa a Rosa:
    
    – Mi dispiace se questo influirà sui rapporti tra te e Rodolfo, però vedi, io e Mafalda… –
    
    – ...