Imparando si cresce
Data: 15/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: benves, Fonte: Annunci69
... Luciana.
“Qualche cosina, tanto per gradire.”
“Che ne pensi? Ti piace?”
“Si, con un poco di esercizio riesco anche a sgrezzarlo!”
“Ah, in questo, poi, tu sei inarrivabile!”
“Amore sgrezzami, se mi vuoi bene amore sgrezzami … “ Canticchio
Luciana non si fa sorprendere.
“Sai, pare che John Foster fosse uno pseudonimo … “
“ … adottato da un giornalista per dimostrare che negli anni settanta un cantante di successo si poteva inventare a tavolino.”
“Gringo maledetto, sai troppo … bang”
“The end, la pellicola è finita e non ti canto che la musica è finita per non tirarla per le lunghe.”
Alberto pare sorpreso.
“Diamine, vi intendete proprio, voi due!”
“Macché. Sono piccole tracce di memoria; il mio amore è Ornella.”
Lei fa una smorfia.
“No, fino a domani mattina il mio amore sarà Alberto; dopo il dopocena torneremo alla quotidianità.” “Quindi hai deciso che ci stai anche tu ed hai anche deciso che Alberto sarà il tuo uomo ed io devo sperare che Luciana mi voglia sgrezzare!”
“Come la compiango, poveretta! Sarà un lavoro lungo e difficile!”
“Ma io sono donna di grande pazienza e di enormi risorse. Franco, ti fidi delle mie qualità?” “Ciecamente; sono certo che quando le avrò sperimentate, non potrò più farne a meno e sarà doloroso, domani, tornare alla quotidianità.”
“E se ci inventassimo una nuova quotidianità?”
“Ipotesi molto affascinante. Parliamone domani mattina.”
Poiché siamo appena arrivati tutti e quattro, sembra ...
... quasi inevitabile girare per il camping per renderci conto delle realtà
Alberto e Ornella vanno avanti e lui le tiene spudoratamente ed affettuosamente le mani addosso: dalla spalla scivola lentamente sul seno che accarezza e manipola, senza che lei reagisca; poi scende su una natica e la accarezza fino a solleticare il varco in mezzo, forse l’ano o dirittura la figa.
Io me ne sto per conto mio e cerco di non sfiorare neppure Luciana.
“Che cazzo ti piglia? Ti vergogni a toccarmi in pubblico?
Siamo nei presi di un cespuglio folto, la spingo dietro, la prendo per le spalle.
“Amore, guarda che succede se ti tocco anche solo una spalla.”
La abbraccio e il cazzo mi si rizza immediatamente; lei allarga le cosce e se lo fa battere sulla figa. “Amore, ti rendi conto che se ti abbraccio anche amichevolmente, il mio fratellino quaggiù comunica immediatamente al mondo che vuole sfondarti e asfissiarti?
Vuoi che camminiamo abbracciati e, che so, tu me lo tieni in mano per nascondere che è ritto come un obelisco? Ringrazia che riesco a controllarlo!”
Intanto, però, l’abbraccio appassionatamente e le ficco il cazzo profondamente fra le cosce, mi agito e le stimolo il clitoride. “Fermati, per favore! Non farmi urlare qui in pubblico!” “Posso dirlo un sola volta e basta? … Temo proprio di amarti!”
“Non bestemmiare, staccati e dimenticati che mi conosci!”
Raggiungiamo gli altri e proseguiamo la perlustrazione.
Nella zona degli uffici e dello spaccio cerchiamo di ...