Sara santa subito
Data: 05/08/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69
... brillavano al buio. Io zerotette e apparecchio fisso. Mi risentii e risposi sgarbata: -Vabbè, stai cercando il pelo nell'uovo!- gli voltai le spalle accosciandomi. E che cazzo, tutti Savonarola!, pensai.
Si chinò dietro di me e mi afferrò per le spalle. -Se stiamo vicini non ci vede nessuno- mi sussurrò in un orecchio.
-Hai un buon profumo, sai di cocco.- mi disse tra i capelli che portavo cortissimi, appoggiandomi il mento sulla testa.
Sentii il sangue affluirmi al viso: menomale che è buio pensai, dato che nonostante tutta la mia spavalderia, in realtà sono sempre stata molto timida. Quel contatto ravvicinato mi fece battere il cuore più forte.
-Stiamo vicini!- mi sussurrò ancora e fece aderire la mia schiena al suo petto. Mi cinse con le braccia e le gambe, mentre eravamo accucciati.
Iniziai a sudare.
Mise le mani sui miei piccoli seni, che stavano appena spuntando e iniziò ad accarezzarmi i capezzoli attraverso la maglietta. Si inturgidirono subito.
Poi una mano scese e iniziò a massaggiarmi fra le gambe. Indossavo una gonna corta e mutandine di cotone.
Sentivo solo il battito del cuore nelle orecchie: PUM! PUM! PUM!
Lui mi baciò l'orecchio, lo leccò e scostò le mutandine.
Mi piaceva quello che stava facendo. Non l'avrei mai fermato.
-Ti ho vista agli scogli, eri bellissima- e mi infilò un dito dentro, delicatamente, mentre con l'altra mano mi carezzava i capezzoli.
-Come sei bagnata...- Su e giù, su e giù, un po' sul clitoride e poi ...
... ancora dentro, fuori, dentro, fuori, dentro... e gli venni in mano.
Non se n'era accorto e per un po' continuò, un tempo che sembrava infinito, mentre a me cominciavano a fare male le ginocchia e la passerina.
Sentimmo uno scalpiccio proprio sotto il balcone.
-Chi manca?- gridò una voce.
-Marco, Sara e Paolo- ne rispose un'altra.
Marco a sentire il suo nome mi diede una spinta per alzarsi e finii a terra sulle ginocchia.
-Dobbiamo andare- Io mi girai e lui era già zompato dalla parte opposta per spiare giù.
-Io scendo.- disse senza guardarmi e furtivamente sparì.
Pensai di amarlo, già mi vedevo all'altare, con lui che mi sorrideva in fondo ad una lunghissima navata.
Rimasi nascosta ancora per un po' con il cuore in tumulto: un maschio mi aveva detto che ero bellissima e mi aveva toccato lì! Proprio lì” Accesi una sigaretta, la fumai tutta, poi addentai una cicles di quelle ultra-mentolate e scesi dal mio nascondiglio.
Non avevo ancora le mestruazioni e nemmeno le tette, ma un maschio mi aveva detto che ero bellissima e mi aveva toccato la figa. E avevo avuto un orgasmo.
Roba che quelle stronze delle mie compagne di classe nemmeno si sognano. Che andassero pure all'oratorio, alle riunioni di classe e alle cene con i tipi della parte maschile dell'istituto, per i quali non ero abbastanza 'bona', gli stessi che mi chiamavano “Saro” in cortile o alle feste e nemmeno avevano il coraggio di guardarmi in faccia se per caso mi incrociavano per strada, ...