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Uscita con amiche
Data: 03/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Trans Voyeur Autore: Martina_Trav2018, Fonte: xHamster
... guardò e sorrise maliziosamente, poi si girò ed inizio a ballare frontalmente con uno dei due. Non sapevo cosa fare. Mia sorella Claudia mi guardava un po’ bloccata, capii che era sul punto di intervenire nel caso in cui la situazione si fosse messa male. Il ragazzo mi sussurrò all’orecchio un “Sei bellissima…” e continuò a ballare strusciandosi un po’. Sentivo che voleva un contatto fisico. Si mise dietro di me e mi mise una mano leggera sul fianco destro e con l’altra mano iniziò a sfiorarmi il braccio sinistro. Ero inebriata dalla situazione. Il buio, le luci intermittenti, il ragazzo dietro di me. Inarcai un po’ all’indietro la testa ed allungai la mano sfiorando i suoi jeans. Continuammo in quel balletto sfiorandoci per qualche minuto. Poi presi coraggio. Posai la mia mano sulla patta dei suoi pantaloni. Non disse nulla, sentivo solo la sua mano che stringeva un po’ di più il mio fianco. Ballando continuava a muovere il bacino mentre la mia mano sui suoi jeans assecondava il suo movimento. Per la prima volta stavo sentendo attraverso i pantaloni un cazzo che non era il mio…stavo tremando. Daniela osservò tutto. Venne a ballare sinuosamente davanti a me in quel trenino che si stava formando. Avevo il ragazzo posizionato dietro di me e Daniela frontale come un’odalisca, sensuale e divertita. Mia sorella era ferma a pochi centimetri da noi, quasi inebetita, spettatrice come di un film che da un lato la intrigava e che dall’altro la preoccupava. Mi confessò mesi dopo che ...
... quella scena l’aveva eccitata ma sul momento non si osò a dirmi nulla. Continuai ad accarezzare il ragazzo dietro di me mentre ballavamo. Ogni tanto toglievo la mano e posavo il culo sul suo bacino. Sentivo chiaramente il suo cazzo indurito che faceva fatica a restare nei pantaloni. “Andiamo fuori...” mi sussurrò il tipo all’orecchio. “No…” risposi con voce ansimante leggermente acuta per non dare alcuna inflessione maschile al timbro della mia voce. Continuammo a ballare per qualche minuto. Il suo amico gli portò un altro drink che il ragazzo tirò giù quasi tutto in un sorso. “Andiamo fuori…” Mi ripeté una seconda volta. Presi coraggio ed accettai. Mi prese per mano ed uscimmo dal locale. Ci trovammo dietro l’angolo del palazzo rispetto all’ingresso del locale. C’erano dei bidoni dell’immondizia e poca luce di un lampione poco lontano da noi. “Come ti chiami? Io mi chiamo Simone”. “Zitto!” risposi ed appoggiai la mano aperta sulla patta dei suoi pantaloni. Era ancora eccitato ma non duro come prima in discoteca. Simone si avvicinò per baciarmi ma io mi scostai…gli sbottonai la cintura. Simone capì perfettamente le mie intenzioni. “Va bene – disse - ecco qui” e si slaccio la cintura e sbottonò il bottone dei jeans. Io sorrisi maliziosamente. Avevo il batticuore. Non avevo mai visto un cazzo in erezione eccetto il mio dal vivo fino a quel momento. Abbassai la zip dei suoi pantaloni. Aveva dei boxer grigi. Tirai verso di me l’elastico del suo intimo e feci uscire il ...