1. Fur Elise DVD capitolo 1


    Data: 03/08/2021, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Karina, Fonte: RaccontiMilu

    ... contro il mio pancino.
    
    Ero molto eccitata e anche lui lo era perché quando ci staccammo respirava con affanno, Mi invitò a togliermi i vestiti; la mia grande voglia fece si che eseguii senza esitare anche se per un residuo di pudore mi voltai. Mi tolsi tutto e quando nuda mi girai anche lui era nudo. Era un bell’uomo malgrado l’età e la pancetta sotto la quale il pene faceva un ampio arco, per niente piccolo ma purtroppo soltanto semi eretto. Nudi ci recammo nel locale doccia dove lui andò per primo sotto il getto tiepido dell’acqua e si lavò insaponandosi con cura ad occhi chiusi poi fu il mio turno, mi lavai mentre lui mi guardava e mentre mi guardava si accarezzava il pene. La cosa mi fece piacere e mi eccitò. Mi &egrave sempre piaciuto mostrarmi nuda davanti ad un uomo verso il quale provo attrazione, mi eccita quando la mia vista lo induce a toccarsi, anche a masturbarsi e malgrado la mia giovane età, già allora mi piaceva eccitare gli uomini, e non provavo come non provo tutt’ora nessuna vergogna!
    
    Fu lui a lavarmi l’alto delle cosce e il culetto indugiando nel solco delle mie chiappette, la cosa mi piacque molto poi mi strinse, la schiena contro il suo petto, le mani sulle mie tettine e il mio culetto contro il suo membro che sentivo ma che era ahimè pressoché inerte. Chiusi l’acqua e mi voltai, questa volta il bacio fu un vero bacio con le lingue che si accarezzavano dentro le bocche, le labbra che si strusciavano voluttuosamente, le sue mani che sulla mia ...
    ... schiena scendevano alle mie natiche come se fosse l’unica parte che lo attraeva. La cosa mi piaceva e feci di tutto per agevolare la sua esplorazione, sollevando anche un ginocchio per permettere alle sue dita di entrare nel mio solco più intimo e stuzzicare il mio buchino che la schiuma saponosa aveva reso scivoloso.
    
    Lui sembrava impazzito, mi stringeva, sotto lo scroscio dell’acqua, mi strofinava contro di lui chiamandomi la sua Lisetta. Finalmente mi infilò un accappatoio mentre lui si asciugava con una grande tovaglia di spugna; mi strofinò il capo con il cappuccio asciugandomi alla meglio i capelli poi depose l’asciugamano e dopo avermi fissato a lungo mi chiese ancora se avevo paura. Lo guardai apertamente e mentre rispondevo che non ne avevo, la mia mano si chiuse sul suo pene che adesso si era sensibilmente gonfiato tanto che lo avrei volentieri preso in bocca, sicura nella mia giovanile ingenuità di riuscire a farlo diventare duro. Accennai a chinarmi per farlo ma lui dopo avermi tolto l’accappatoio mi sollevò fra le braccia e mi portò lungo il corridoio fermandosi davanti ad una porta, fui io ad aprirla e ci trovammo nella sua camera dove mi depose delicatamente sul bordo del letto.
    
    Rimase a guardarmi come incantato per un tempo che mi parve lunghissimo quindi dopo essersi inginocchiato sul tappeto si chinò sul mio viso posando le sue labbra sulle mie, le dischiusi. Piena di gratitudine sentii la sua lingua entrare nella mia bocca accarezzare la mia lingua poi le ...