Il mio primo rapporto anale
Data: 01/08/2021,
Categorie:
Anale
Tabù
Prime Esperienze
Autore: antonio_fusco, Fonte: xHamster
Racconterò una storia semplice, che per me è stata la cosa più trasgressiva che abbia mai fatto, e invece per voi potrebbe sembrare una cosa normale. Ma io sono una ragazza molto diversa rispetto a quella che si delinea nei miei racconti. L'esperienza trasgressiva è stata il mio primo e unico rapporto anale. Avevo diciannove anni, e ancora non avevo il fidanzato. Provai il sesso anale con un amico che avevo conosciuto in campeggio. Una notte restammo in spiaggia a guardare le stelle, e parlammo di molte cose, ma stupide adesso che ci ripenso. Parlammo di televisione, di libri che nessuno dei due aveva letto, però ci vantavamo di averli già letti. Era una nottata calda, in spiaggia non c'era nessuno. Sentivo il suono lieve delle onde che finivano delicatamente sulla sabbia. Un po' mi sentivo in imbarazzo, perché sapevo che se ci avesse visti mio padre mi avrebbe tirato uno schiaffo. Era molto protettivo nei miei confronti. Sola con un ragazzo, in riva al mare, non era certo il modo in cui sperava di vedermi. Una cosa era certa, lui, Stefano, aveva voglia di provare il sesso, che i più grandi osannavano tanto. Forse era l'unico tra i suoi amici che ancora non aveva scopato. O forse era l'unico ad ammetterlo, e questo è diverso. E capivo dai suoi occhi e dalla sua voce calda che quella sera voleva sverginarsi con me. Voleva spargere il suo seme dentro di me, o fuori. Lo capivo, ma facevo la perbenista.
- Vuoi bagnare il tuo uccello nella mia passera stasera, vero?
- Voglio ...
... inondartela di sborra la tua passera - mi rispose.
- Sei un porco - gli risposi dandogli uno schiaffo sul viso, ma leggero, e con il sorriso sulle labbra.
Poi per cercare di conquistare il mio corpo cercò di farmi il solletico, io cercavo di fermarlo, ci rotolammo nella sabbia, le sue mani mi toccavano ovunque pur di farmi il solletico. Stavo sfinendo dal ridere. Poi per fortuna ci fermammo, con le spalle sulla sabbia e gli occhi rivolti alle stelle. Guardai in alto, e Stefano mi disse che sarebbe stato bello fare il bagno nudi, liberi di muoverci nell'acqua tiepida della notte. L'idea mi aveva sempre intrigata, ma non volevo osare troppo.
- Io nuda davanti a te?
- E dai, che è buio, neanche riesco a vederti pienamente - Stefano si alzò in piedi e cominciò a spogliarsi.
Si tolse la maglietta e la lasciò cadere a terra. Mi misi a sedere, e a guardare il suo corpo asciutto. I suoi bei addominali. Poi si sbottonò i jeans e li lasciò cadere a terra. Adesso aveva solo gli slip.
- Ti prego, non lo fare - dissi in maniera ironica.
- E perché no? - tirò giù anche gli slip, e venne fuori il suo pene penzolante.
Lo guardai senza stancarmi, penzolava proprio davanti ai miei occhi. Stefano non aveva assolutamente vergogna di farsi guardare da me, senza vestiti. Non sapevo dire con certezza se lo stesso coraggio lo avevo anche io. Comunque il cazzo di Stefano era molto invitante, abbastanza grosso, anche se era ancora a riposo. La cappella era coperta dalla pelle, ...