La zia in biblioteca
Data: 29/07/2021,
Categorie:
Voyeur
Autore: Cornuto in famiglia, Fonte: EroticiRacconti
Finite le vacanze, ricomincia la vita di tutti i giorni. Quell’anno avrei frequentato la terza superiore, il primo anno dell scuola non dell’obbligo. Già di mio studiavo poco, l’aumento della dose di libri sicuramente non aiuta. Il tempo passa e non riesco ad assistere a ulteriori scopate. Un po’ per il fatto di non abitare con le zie, un po’ per la bravura di mia mamma (ero convinto che si fotteva qualcun altro, era semplicemente brava a non farsi scoprire) i mesi passano e le mie seghe rimangono sugli avvenimenti già descritti nei racconti precedenti. Il mio obbiettivo numero uno è però mia zia Martina, la protagonista del primo racconto.
Con lei mi vedo spesso, data la sua buona anima decide di aiutarmi con lo studio, sapendomi in difficoltà, di fatto mi fa ripetizioni gratis a casa sua. Spesso andiamo anche insieme nella biblioteca cittadina, dove lei prepara le sue lezioni o corregge i compiti (fa la professoressa alle scuole medie), insomma ci vediamo molto di frequente. È il mio obbiettivo numero uno perché sono convinto che si stia scopando qualcuno alle spalle di mio zio (o forse non alle sue spalle, a quanto pare il cuckolding in famiglia è cosa comune), quella scappatella con Giovanni non poteva essere stata l’unica. Voglio vederci chiaro, devo scoprire con chi si sentiva. Ricorro per questo motivo ai più disparati mezzi: le spio il telefono, fingo di doverle aggiustare il PC per trovare qualcosa. Non ne vado fiero, ma morivo dalla voglia di vederla ...
... scopare di nuovo. Ed ecco che un giorno arriva l’assist perfetto.
Dalle mie spiate scopro che si sente, da tempo, con un ragazzo di nome Maurizio, sui 35 anni, dalla foto profilo Whatsapp appassionato di palestra, capelli castani e dritti. Dalle conversazioni è chiaro che siano amanti, lo scopro fin da subito, ma non mi era mai stato possibile coglierli nell’atto, erano molto attenti. Finché un giorno la fortuna mi sorride.
Siamo come quasi sempre in biblioteca, quando un uomo si avvicina: è Maurizio. Si saluta con mia zia e va a sedersi lì vicino, con uno sguardo alquanto ammiccante.
“Chi è zia?”
“Nessuno, un collega” risponde lei distrattamente. La situazione è strana, sento che sta per succedere qualcosa. I miei occhi non sono sui miei libri, sono fissati sul telefono di lei. Ed ecco che arriva, un messaggio proprio da lui con scritto: “Ho voglia”. Fingo di aver lo sguardo attento sul mio libro di storia e cerco di captare la reazione di mia zia, decisamente turbata.
“Arturo io devo andare, ci vediamo domani ok?”
“Di già? È successo qualcosa?”
“No niente di che, ho solo un po’ di verifiche da correggere che ho dimenticato a casa”, mi risponde con un filo di voce, rossa in viso.
“Va bene zia, a domani”.
Non appena si allontana, ovviamente decido di seguirla. Maurizio si era alzato circa dieci minuti prima, probabilmente la sta aspettando da qualche parte. Tenendomi bene a distanza, noto che la zia sta andando verso l’ultimo piano. Verso quell’ora è ...