Prigionia, Capitolo 5
Data: 26/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Dark, Fonte: RaccontiMilu
... schiava?”
Evrilith divento rossa, un rosso scarlatto, intenso, quasi quanto quella pozione malefica. Maledizione a lei, cosa le prendeva? Provava davvero piacere a lasciarsi andare in balia di quel maledetto Elfo nero? Lo odiava, lo odiava perché la stava portando in un sentiero di depravazione in cui lei non avrebbe mai pensato di tuffarsi. Non era colpa sua, avrebbe potuto uscirne se solo avesse trovato il modo.
Ma non voleva. La verità venne a galla con la risposta che le uscì naturale.
“Se Lo desiderate.”
Evrilith pianse. Forse di gioia per aver scoperto una parte di sé che aveva davvero paura a far uscire. Oppure per la paura di stare per cedere del tutto nelle mani di un mago oscuro, un elfo nero, un nemico che aveva imparato ad evitare perché estremamente pericoloso, temibile e terribile.
Torghul la scrutò lentamente.
Sorrise. Mettiti in ginocchio.
Lei eseguì. La prese per i capelli e con l’altra mano si abbassò lentamente i pantaloni fino a scoprire il suo cazzo. Lo puntò verso la bocca di Evrilith.
“Prendilo e fammi godere. Voglio che ora il tuo scopo sia farmi capire quanta voglia tu abbia di essere una umile schiava, una troia che soddisfa il tuo nuovo Padrone”.
Lei si sottomise. Aprì la bocca. Iniziò voracemente ma senza dar alcun fastidio al Padrone a succhiare quel cazzo che aveva desiderato da molto tempo. Torghul sorrise ansimando leggermente.
“Ora lo prendi tutto” E finita la frase iniziò a spingere il cazzo tutto nella bocca ...
... di quella docile schiava. Non era dotato come il mezz’orco ma Evrilith ebbe comunque difficoltà a prenderlo tutto.
Torghul non si fece alcun problema nel durare quanto voleva. E in quel caso, dopo qualche giorno di astinenza, venne piuttosto celermente imbrattandola di sperma fin nei capelli.
Quell’odore le piaceva.
Si sentiva marchiata.
Si sentiva un po’ puttana.
Si sentiva umiliata.
Si sentiva Sua.
“Ora che mi sono sfogato voglio e bisogna punirti schiava. Il culo lo hai bello rosso. Ora ti darò venti frustate. Non mi interessa se urli o piangi, se soffri o se collassi. Le subirai e lo farai per smacchiare i tuoi errori. Sei stata una pessima schiava con il tuo Educatore. Ora è il caso di rimediare a quanto appena successo.”
Si girò verso il Golem e bastò un: ”Prendila e fissala al muro” e l’automa si ridestò veloce come un fulmine tanto che, mentre Evrilith iniziava a tremare dalla paura indietreggiando, non ebbe quasi altro tempo per rendersi conto di essere nuovamente incatenata al muro. Sta volta dava le spalle al mago.
Il primo schiocco arrivò quando meno se lo aspettava. E fu terribile. I seguenti fecero meno male. Le fece contare i colpi e le disse che voleva anche che ringraziasse e che si scusasse. Arrivati al decimo Torghul ebbe un idea malefica.
La schiena era già ben segnata. E l’occhio gli casco su quelle forme perfette che il golem aveva già ben massacrato.
“Conta!” e la scudisciata seguente colpi la natica destra.
Un urlo ...