1. Prigionia, Capitolo 5


    Data: 26/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Dark, Fonte: RaccontiMilu

    Una secchiata di acqua gelata svegliò Evrilith da quel torpore in cui si era addormentata. Il Padrone era nella stanza, Krozan si era rivestito e stava dietro di lui guardandola storto. Non capiva cosa stava per succederle, ebbe paura. Torghul le lasciava sempre quel sentimento misto di soggezione e eccitamento. Le piaceva venir guardata da lui, ma si sentiva anche scrutata, spogliata, più di quanto non fosse già in quel momento. Le piaceva da matti sentirsi cosi’, nuda e vuota davanti ad un uomo, anzi ad un elfo, che la metteva in soggezione.
    
    “Alzati”
    
    Il tono di Torghul era calmo ma estremamente deciso. Lei eseguì l’ordine. Non sapeva che l’effetto della pozione era svanito, non se ne rese nemmeno conto da tanto era assuefatta da quello sguardo, da quella forza. Quanto avrebbe desiderato sentirsi come lui. Quanto voleva poter sentire quella sicurezza e quello sguardo. No l’unica cosa che poteva fare era crogiolarsi e riuscire a sentirsi bene perché aveva vicino qualcuno che le dava quella certezza.
    
    “Sai perché ho investito i miei soldi su di te?”
    
    Evrilith aprì la bocca. Poi ricaccio indietro la voce, difficilmente avrebbe parlato nuovamente. Lo aveva sfidato poco tempo prima, era andata molto male. Le parve più prudente abbassare lo sguardo, mettere le mani giunte davanti a sé e restare in silenzio.
    
    “Per questo motivo. Tu hai iniziato a lottare. Ma hai smesso non appena ti hanno forzato la figa e non hai avuto speranze di vincere quel combattimento. Pochi ...
    ... hanno notato quel particolare. Ma ti sei arresa dopo aver lottato!”
    
    Se lo era detta, non avrebbe dovuto cedere. Ma oramai iniziava a rendersi conto che quel mago riusciva ad essere contorto. Aveva tessuto una tela nella sua mente che iniziava a far crepare il suo rigido addestramento etico e morale come un martello con un diamante. Rigido ma senza resistenza. Una volta penetrato e smontato sarebbe esploso in quello che ora stava iniziando a provare.
    
    Evrilith nuovamente non aprì bocca. Quel maledetto mago oscuro probabilmente aveva ragione. Non sapeva esattamente come controbattere. Si rendeva conto poi di essersi comportata come una zoccola, lo sperma di Krozan stava lentamente inumidendo le sue cosce, era inutile provare a controbattere quel maledettissimo mago oscuro.
    
    Aveva chiesto a sé stessa di non cedere.
    
    Ma ora stava cedendo.
    
    “Dimmi, come controbatteresti a questo, schiava? Come controbatti al fatto di esserti fatta scopare qualsiasi buco dal mio Educatore? Come controbatteresti al fatto che ora voglio che mi doni qualcosa anche tu dopo tutto quello che hai ricevuto?”
    
    Il suo cuore ebbe un sussulto. Avrebbe dovuto dare qualcosa ad un mago oscuro. Alzò gli occhi, la paura si liquefò in un solo sguardo. Avrebbe dovuto compiacerLo.
    
    “Io…” Incespicò abbassando lo sguardo.
    
    “Io… – disse la frase tutta d’un fiato senza alzare lo sguardo- sono a sua disposizione per tutto quello che desidera”.
    
    Era passata al Lei.
    
    Torghul sorrise.
    
    “Ora mi dai del Lei ...
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