1. SERENATELLA


    Data: 24/07/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... controllata. Nemmeno con le amiche, segregate anch’esse in una mentalità antiquata, poteva esprimere liberamente se stessa.
    
    Anch’io le avevo parlato un po’ di me, della vita molto più libera che si respirava al nord e dell’emancipazione delle donne europee.
    
    In pratica, se lei accettava tutta una serie di limitazioni era solo una sua scelta. Oggi il mondo girava diversamente.
    
    Alla fine, lei raggiunse tanta confidenza con me, da narrarmi anche episodi della sua vita più intima e privata.
    
    7
    
    Le ferie ci cambiano
    
    Maria lavorava con piacere, avevo fatto in modo che tutto filasse liscio e sembrava serena e felice. Veniva al lavoro con il gusto di uscire da un labirinto di schemi e tradizioni, per trovare, in ufficio, il piacere di sentirsi più emancipata. Discorreva alla pari coi responsabili delle aziende con cui eravamo in contatto, senza ansia da prestazione”.
    
    Mi ritrovava con piacere; avevamo intrecciato una complicità tutta segreta ed io, solo nel profondo sud, la coccolavo come una nipote troppo cresciuta, senza secondi fini ma, innamorato della sua gioventù.
    
    Era come avere attorno una capinera, che riempiva di voli e gioia l’ambiente monotono del lavoro.
    
    A parte il fatto che, la mattina, Maria si aspettava la colazione … perchè io la viziavo con le specialità che avevo imparato a comprare nei piccoli laboratori “di eccellenza”.
    
    Arrivavo presto, il mattino e durante il tragitto, recuperavo di tutto: babà, cannoli, cornetti, graffe, sfogliate ...
    ... … bomboloni, e, quando tutti erano usciti, guardinghi, tiravamo fuori il “cartoccio” del peccato. In quei momenti, la giovane, dimostrava appieno i suoi anni … con un metabolismo fulminante assimilava senza batter ciglio tonnellate di calorie, mentre io mi godevo il colorito suo, sazio, che aggiungeva una mano di carnicino, alle sue gote chiare.
    
    A ora di pranzo, poi, Maria non poteva restare con me, sola, in ufficio (ma questo lo seppi dopo) … verso le due, al sud, si rallentano tutte le attività, come se tutta la regione facesse un po’ di pennichella. Allora il suo “uomo”, preventivamente geloso, le aveva ordinato di andare a fare la pausa pranzo, nel casotto del custode … in vetrina insomma, in modo che tutti potessero vedere la sua ragazza, lavoratrice sì, ma illibata.
    
    Il portiere, poi, simpaticissimo personaggio locale, era alto la metà di Maria, mentre era il doppio in circonferenza. Aveva quasi sessant’anni ma, tentato dalla bellezza della ragazza, se n’era innamorato, a modo suo. La sera, quando ci salutavamo ed io andavo a prendere la macchina, mi trotterellava dietro, confessandomi le sue pene d’amore e i vili sotterfugi, che cercava di organizzare, per attirare la ragazza tra le sue braccia. Inoltre, odiava a piè fermo il ragazzo di Maria e, parlandone con me che sogghignavo divertito, lo apostrofava sempre con lo stesso, offensivo, nomignolo: “O’cornutone”!
    
    Questo teatrino era uno spasso, una parentesi scanzonata nella monotonia della solitudine e del ...
«12...8910...13»