Claudia
Data: 17/07/2021,
Categorie:
Etero
Lesbo
Autoerotismo
Autore: A_Scrittore, Fonte: RaccontiMilu
Godevo silenziosamente nella penombra della cabina semivuota affittata dai miei zii per la vacanza al mare l’anno scorso. Con Claudia, un’amica quasi intima di mia zia, c’eravamo appartati vicino alla porta d’ingresso, in una posizione che ci consentiva di provare piacere e sentire i rumori al di fuori per permetterci di smettere con un buon margine di anticipo. Lei mi stava donando un fantastico “lavoretto di bocca” (come lo chiamava lei), regalandomi un mare di emozioni e, come potete immaginare, dopo poco ero caduto nel vortice della passione, dimenticandomi completamente di ciò che ci circondava. Il mio orecchio si concentrava solo sui suoni che provenivano dal basso; suoni liquidi della sua bocca che scivolava sul mio membro lubrificato dalla sua saliva e i suoi leggeri e intensi mugolii di piacere… Il mix di emozioni che provavo in quel momento era semplicemente indescrivibile e, nonostante non era molto bella, poco m’importava; ormai il mio cuore batteva per lei, non solo per le sue abilità ma anche per la sua capacità di farmi sentire apprezzato. Coccolai con dolcezza il suo caschetto biondo, mentre lei con i suoi grandi occhi neri manteneva un costante contatto visivo, anche quando non ero in grado di vederla. Ormai era più di venti minuti che eravamo chiusi lì dentro e stavo lentamente per arrivare al dunque.
-“Continua… continua…”- le mormorai per non destare sospetti all’esterno.
Lei annuì con piccoli gemiti e si prese una piccola pausa. La sua bocca scivolò ...
... dal mio membro in piena erezione con un suono simile a quando si stappa una bottiglia. Sospirai.
-“Stai sempre attento, eh…”- mi ricordò lei.
Sminuii quel suo accorgimento con un leggero cenno del capo, invitandola con una leggera pressione della mano sulla sua nuca a riprendere ciò che aveva interrotto. Claudia lo succhiò più velocemente e l’orgasmo salì per poi esplodere in bocca qualche minuto dopo; la mia testa si fece leggera nel frattempo che trattenevo grida di piacere esprimendoli con leggeri e quasi impercettibili mugugni. Lei non si tirò indietro e accolse tutto quel nettare con scioltezza, senza preoccuparsene. Probabilmente lo inghiottì, ma fortunatamente essendo sterile non c’erano problemi. Nonostante l’eiaculazione, la sua bocca scivolò ancora un po’ sul mio pene, accogliendo le ultime gocce rimaste.
Fu in quel momento che la porta si aprì e fummo costretti a interrompere ogni tipo di piacere. Ero ancora leggermente sconvolto dalla venuta e non mi curai molto di quello che stava succedendo, invitandola a riprendere, mentre la porta si chiudeva e vidi la figura di mia cugina rimanere sbalordita.
-“Ma che cazzo state combinando qua dentro?!”- chiese gridando.
Claudia si mise un dito sulle labbra, come per dirgli di stare zitta, cosa che lei ovviamente non fece. Il senso di colpa e la vergogna mi assalirono all’istante. C’eravamo appena giocati un mese di relazione clandestina.
-“No, vi prego! Non posso sopportarlo…”-
Alessia si porto le mani ...