1. Al matrimonio


    Data: 11/07/2021, Categorie: Etero Autore: KRL75, Fonte: Annunci69

    ... la faceva impazzire.
    
    “Non devi fare così però……sennò non resisto…” mi disse.
    
    Ovviamente non l’ascoltai, anzi aumentai la mia insistenza.
    
    Le infilai una mano tra le cosce, accarezzandola. Il mio cazzo si stava armando e si vedeva nitidamente dai pantaloni.
    
    “Eccolo il mio amico”, disse Catia accarezzandolo da sopra il tessuto.
    
    “Mi è mancato tanto lo sai?”
    
    Detto questo aprì lo sportello e si sedette sul sedile. Poi mi slacciò la cinta e mi abbassò calzoni e boxer quel tanto che bastava per farlo schizzare fuori.
    
    Lo guardò con un sorrisino, poi mi lanciò una veloce occhiata maliziosa e ci si avventò sopra con foga. Leccava tutta l’asta, partendo dalle palle e risalendo fino alla cappella. Era bravissima…poi lo inghiottì per quanto poteva e cominciò a pompare usando entrambe le mani.
    
    Mi appoggiai allo sportello e mi avvicinai di più a lei, spingendoglielo più in fondo
    
    “Così mi strozzi!”, protestò poco convinta, continuando a succhiare.
    
    “Togliti le mutandine”, le dissi.
    
    Catia staccò le mani dal mio uccello ed alzandosi il vestito fece sfilare via le sue mutandine, posandole sul sedile vicino.
    
    La feci alzare, la baciai e poi la feci mettere a pecora sul sedile.
    
    “Attento che non arrivi qualcuno” disse.
    
    Diedi una rapida occhiata, in lontananza non si vedeva nessuno, erano tutti troppo occupati a ballare e divertirsi.
    
    Le strofinai la cappella nello spacco tra le labbra, era già bagnata.
    
    Ci giocai ancora qualche secondo, poi lo ...
    ... infilai.
    
    Catia strinse i denti e le sue mani si avvinghiarono al sedile. Mi conosceva, sapeva cosa la aspettava.
    
    Cominciai a spingere con decisione, il posto era a rischio, non potevamo dilungarci troppo.
    
    La afferrai per i fianchi e continuai a sbatterla. La macchina dondolava vistosamente, seguendo i nostri movimenti.
    
    “Piano, così mi sfondi…” provò a dire. Io feci scendere del tutto i miei calzoni per essere più libero nei movimenti.
    
    Catia godeva, la vista del suo tatuaggio sopra le chiappe mi eccitava ancora di più
    
    “Si dai che bello…quanto mi sei mancato”
    
    Le mie palle sbattevano sul suo culo ad ogni colpo, a ritmo con i suoi gemiti.
    
    Mi tolsi anche la giacca, tirandola sul sedile posteriore. Il mio cazzo affondava nella sua fica, uscendo fuori sempre più bagnato dei suoi umori.
    
    Da come si muoveva capii che era vicina all’orgasmo e ne ebbi la conferma perché per raggiungere il culmine aveva l’abitudine di sgrillettarsi il clitoride mentre veniva scopata.
    
    La vidi infilare una mano in mezzo alle cosce e muoverla in modo convulso. I suoi gemiti aumentarono di intensità, io cercavo di accompagnarla nel suo ritmo.
    
    “Dai…dai…eccomi, spingimelo in fondo…..”
    
    Con un colpo di reni glielo piantai a fondo e poi rimasi fermo, la presi per le spalle affinchè la spinta fosse il più decisa possibile.
    
    “AAHHHH”, esclamò prima di lasciarsi andare appoggiata sul sedile.
    
    Lo tirai fuori e aspettai che pensasse a me. Non volevo rischiare di rimanere a metà.
    
    Si ...