Purezza
Data: 11/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: LilithTrav, Fonte: Annunci69
... un dolore fortissimo e rimase stupita di come in tutta quella scena estrema potesse trovare anche piacere.
La penetrazione durò una manciata di lunghissimi minuti poi, un fiotto caldo la inondò.
Rimase senza forze e si accasciò sul letto, gli occhi sbarrati e una certa sensazione di sollievo.
Fu slegata, rigirata e legata nuovamente, stavolta mani e piedi. Il bavaglio le stringeva un po’, ma rimase in attesa di quello che le sarebbe successo a breve.
Il tizio si alzò, lasciando il posto ad un’altra sagoma che riprese nuovamente a scoparla.
Pensava che fosse incredibile, ma si sentiva più tranquilla, in quella posizione, il piacere era sempre molto forte, ma in qualche modo era a suo agio.
Quando il secondo tizio venne, lo fece sulla pancia e sui seni, si alzò per lasciare il posto all’ulimo che si sdraiò di fianco vicino al suo sesso . Cominciò a penetrarla con due dita e pian piano, continuò ad osare, fino a quando non entro con tutte e cinque le dita.
Sopravenne di nuovo quella sensazione di dolore e piacere mescolata all’idea di essere inerme, legata mani e piedi e imbavagliata, chiuse gli occhi mentre l’uomo la scopava con la mano intera.
Uno degli altri due si avvicinò alla sua faccia, chiedendole nervosamente e ironicamente se stava godendo e subito ricominciò a prenderla a schiaffi, sulle guance.
Tolse la mano dal suo sesso e con una rapida mossa, le tolse il bavaglio, infilando il suo pene nella bocca.
Entrava e usciva, anche ...
... lui violento e nervoso, lei si sentiva soffocare, si aspettava che di lì a poco lui venisse.
Invece si tolse, la slegò e chiamo gli altri due compari, che salirono sul letto.
Ora il gioco consisteva nel passarsela da uno all’altro per qualche minuto, in quel lasso di tempo, ognuno faceva quello che voleva.
Lei adesso era un giocattolo sbattuto di qua e di là, qualcuno la penetrava, addirittura uno la baciò sulla bocca in maniera tenera.
Vennero tutti e tre quasi contemporaneamente, sul suo corpo e sul suo viso, il trucco ormai completamente disfatto, la stanchezza cominciava a farsi sentire.
Ma la stanchezza non era la sensazione predominante, cominciava a ritornare alla realtà, cominciava ad arrivare il pentimento, un malessere mescolato alla confusione, vedeva l’immagine di una donna pura, dedita alla famiglia e ai figli.
Si immaginava in una cucina di campagna a preparare piatti antichi, immaginava un cane sdraiato che muoveva la coda per salutarla.
Questo doveva fare per sentirsi così, era quello il prezzo da pagare per apprezzare le gioie più semplici… un peso enorme da portarsi dietro, una condanna che chissà dove l’avrebbe portata prima o poi.
Aprì gli occhi e guardava in silenzio i tre uomini che si rivestivano.
“Adesso noi ce ne andiamo, vedi di lavarti, poi chiuditi la porta dietro e non farti più vedere, stronza…”
Rimase sola, al buio, nuda, spogliata di tutto, sola…
Si alzò rimase seduta sul letto, cominciò a piangere…