1. Purezza


    Data: 11/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: LilithTrav, Fonte: Annunci69

    Pensava, continuando a camminare nervosamente lungo la strada deserta.
    
    Le due e quarantacinque del pomeriggio, cielo nuvolo, aria di pioggia.
    
    Non guardava da nessuna parte in particolare, continuava a fumare la sigaretta, sperando che ingoiare il fumo potesse in qualche modo farle scivolare via quel nodo allo stomaco che aveva già da qualche ora.
    
    Si sentiva come ad un esame, cinque minuti prima di entrare davanti alla commissione, quando di colpo hai perso le tue certezze e non ti ricordi niente.
    
    Sì, non si ricordava niente, non si sentiva sicura e soprattutto aveva perso coscienza di quello che era, una donna, un oggetto, una puttana come tante.
    
    Era esattamente per quel motivo che faceva questo, era il suo modo di evadere dalla realtà, di sentirsi diversa dagli altri. Anche stavolta come le altre si faceva coraggio, dicendosi che quella sarebbe stata l’ultima volta, poi sarebbe cambiata, avrebbe messo la testa a posto e avrebbe almeno tentato di condurre una vita normale.
    
    Ecco, il numero 45, un palazzo normale, abitato per forza da gente normale, il messaggio era molto chiaro, avrebbe trovato il portone aperto, la scala a destra, su per tre piani, seconda porta a sinistra, quella accostata.
    
    Mentre le sue scarpe col tacco risuonavano sulle scale di pietra, aspirava gli odori del palazzo, in cerca di qualcosa di familiare che la rassicurasse; era ancora nervosissima.
    
    La porta, esitazione, respiro profondo, è ora di entrare.
    
    Luce molto soffusa, ...
    ... arredamento moderno, un misto di profumi da uomo di quelli costosi, no, non possono sicuramente essere persone cattive, saranno dei ricchi snob con qualche vizio particolare.
    
    “ Vieni avanti, sul tavolino c’è qualcosa per te, prendilo e poi spogliati”- la voce di un uomo di 35,40 anni non di più faceva presupporre una certa cultura, motivo in più per tranquillizzarsi pensava lei, non sarebbe stato un problema fermare tutto se qualcosa non l’avesse convinta o se ci si fosse spinti troppo in là.
    
    Si avvicinò al tavolo e prese la busta bianca con i soldi, circa la metà del suo stipendio di un mese da impiegata.
    
    Li prendeva, giustificando la somma per quello che stava per fare, ma lei non lo faceva per soldi, quelli non erano un problema, solo un paravento per quella personalità sdoppiata, per quel vizio che ormai andava avanti da mesi.
    
    Si spogliò, con la testa bassa, fissando il pavimento in legno. Rimase in slip e autoreggenti, una collanina di perle le mani dietro la schiena, gli occhi nervosi che cercavano disperatamente qualcuno in quella stanza.
    
    La sagoma si fece più nitida ad ogni passo, ma il viso non era ancora chiaro, aveva la giacca e una camicia bianca aperta sul collo. Mentre i suoi occhi cercavano di indovinare la prossima mossa di quell’individuo, prima due, poi quattro mani cominciarono a palpeggiarla da dietro. Erano almeno tre quindi, tre maniaci pronti ad approfittarsi di una sperduta ragazzina indifesa, la scena che si immaginava le toglieva a poco a ...
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