Miyakojima 宮古島, anima selvaggia del Giappone
Data: 11/07/2021,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti
... da spirali di sabbia disciolte in acque cristalline.
Trasparenze irresistibili, sfumature di acquamarina che si inoltrano nel blu cobalto.
Lo spettro visibile oscilla tra l'indaco e il turchese in una moltitudine di varianti che la mia mente non riesce a contenere, arrendendosi alle sensazioni del cuore.
Onde al largo raccontano di fondali scolpiti dalle barriere coralline.
Mi sdraio sul bagnasciuga e osservo le onde che giocano sulle mie gambe.
Il mare mi ghermisce e si ritrae in una finta fuga, per ritornare più veemente a sfidare le mie cosce.
Mi inoltro quel poco verso il mare per consentire alla fresca tentazione di raggiungermi il costume.
La sabbia gioca sulla mia pelle, il refrigerio si alterna al calore del sole.
La pelle lucida rispecchia i raggi del sole in lampi accecanti.
Pelle glabra accarezzata dalle acque oceaniche, l'orgoglio di sentirmi asiatica.
Muovo le dita dei piedi incontro alle onde che, con paziente insistenza, mi chiamano ad immergere il mio corpo.
Sincronizzo il mio respiro su quello, più ampio e profondo, del mare tropicale.
Ad ogni onda mi inebrio di ossigeno e di sentori marini e quando l'onda mi abbandona rilascio, con il mio respiro, le angosce che gravano ancora sul mio cuore.
Mi volto e non c'è nessuno, in questo spicchio di spiaggia incognito e trascurato dai circuiti per turisti.
Nessuna orma offende la distesa di grani che palpita di luce a ridosso delle ...
... profondità smeraldine.
Mi tolgo il reggiseno e osservo le mie curve.
Pelle ancora più candida circonda gli scuri atolli delle areole. Palme tropicali sono i capezzoli svettanti. Li tocco con le dita per risvegliarli dopo il sopore celato dal tessuto.
Scivolo tra le onde, cullata dalla sabbia che riceve lo spessore del mio corpo e si adegua come una comoda poltrona.
Mi sdraio lasciandomi lambire dalle onde.
Il mare mi sferza le cosce e si inoltra sulla schiena, facendomi sussultare ad ogni nuovo assalto.
Gli schizzi mi risalgono sul ventre inoltrandosi tra i seni, morbidi scogli arrotondati.
I capelli si mescolano alla sabbia bagnata, come alghe agonizzanti, scuri sargassi, buio vuoto nel candore della spiaggia.
Spettinata dalle onde, pelle lucente di acqua salata, le braccia allargate e le dita che penetrano la sabbia, mi abbandono come una sirena morente sulla riva solitaria.
Finalmente a casa.
Giapponese nella sua terra, asiatica nel suo continente.
Un corpo abbandonato nelle ultime isole dell'arcipelago che sfidano l'oceano Pacifico.
E mi ritornano ancora alla mente le conturbanti armonie dei Kikagaku Moyo.
“Old snow, white sun”
Isola di Miyako, orgoglio di essere giapponese.
優子
Per un assaggio dei Kikagaku Moyo, assaporate le sfumature dell’arcipelago delle Ryūkyū ascoltando la musica
https://www.youtube.com/watch?v=PpnQlnra_to
oppure
https://www.youtube.com/watch?v=DzIOE9FxFPY