1. Transinferno


    Data: 11/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu

    ... farmi sfondare non cercavo mica te. Sei carino, lo sai, ma se il tipo di frocetta che serve per svuotarsi le palle. Non per essere scopate. Cassio si &egrave mai fatta scopare da te? No! Vedi? So bene cosa fate, mi racconta tutto quando ci vediamo, forse lo sospettavi. Comunque sei buono per essere scopata e riempita, mica per essere attivo. E visto che hai voluto mettere le cose in chiaro, allora ti dico bene quello che voglio da te: ho sempre invidiato la disponibilità che hai con Cassio, quindi adesso l’avrai con me. No, non guardarmi così, non pensare che verrai a stare qui. Ma ti chiamerò quando mi servirai e verrai qui a fare tutto quello che voglio. Capito bene?’ ‘ma dai, mi tratti come una troia” ‘ma tu lo sei, Fabietto! Anzi Fabietta, come ti chiama Cassiopea. Se non sei una troia tu non so chi lo sia. Sei uno sborratoio, lo sai. E adesso, mentre Cassio non c’&egrave, diventerai il mio. Semplice.’ ‘ma Juanita” ‘niente ma. Se non ubbidisci dico a Cassio che hai fatto lo stronzo e sai che ti succede. Poi si vede bene che sbavi sempre sul suo cazzone. Sei innamorata di quel cazzo, non credere che lei non lo abbia capito. Per ora si diverte con te, siete compatibili, ma appena le cose cambieranno si stuferà e ti lascerà. Ha bisogno di un vero uomo lei, come me, come tutte, non di una frocetto succhia cazzi. Quelli come te sono buoni per essere usati e abusati senza limite. A me la sua violenza non piace, preferisco farmi ubbidire in altri modi e non credo ci saranno ...
    ... problemi, vero Fabietta?’ Annientato di nuovo, come ormai mi succedeva sempre, chinai semplicemente la testa. Tutto quello che aveva detto sapevo essere la verità eppure il fatto di essere semplicemente usato da Cassio, senza essere considerato, senza essere niente più che uno’ sborratoio, mi aveva ferito. Cosa avrei fatto quando Cassio si fosse stancata di me? Dove avrei trovato un altro cazzo come il suo? Chi mi avrebbe spaccato così? Chi mi avrebbe riempito di botte e sborra ogni giorno del resto della mia vita? Domande senza risposta anche perché Juanita mi aveva fatto cenno di avvicinarmi e io, come un automa, aveva ubbidito. Mi prese una mano, mi fece inginocchiare, quindi mi afferrò la testa e me la spinse sul suo pacco. Poco dopo si liberò dei vestiti ed ebbi subito il suo cazzo in bocca. Non era grandissimo e l’odore era assai diverso da quello di Cassio. Non mi dispiaceva succhiarne uno dopo tutto quel tempo, ma avevo il cuore spezzato. ‘succhia bene Fabietta, sennò ti faccio ammazzare da Cassio quando torna. Fai la brava pompinara, dai’ siiii, ooohhhh.’ Mi arrivò in gola. E pompai, pompai al meglio delle mie capacità. Usai lingua, labbra, saliva, tutto. Cassio non doveva sapere niente di quello. Avrei tenuto buona Juanita facendo tutto quello che voleva. Col tempo, magari, Cassio si sarebbe davvero innamorata di me. Continuai a succhiare quel cazzo fino in gola mentre le lacrime mi bagnavano il viso.
    
    A quel punto, di soldi, non si parlò più. Juanita mi chiamava una, ...
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