1. Transinferno


    Data: 11/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu

    ... andò via presto. &egrave come se il divieto di tradire Cassio mi avesse influenzato fino al punto da rendermi impotente o quasi. Intanto qualche volta la sentivo per mail o telefono ma sempre poco e, quelle poche volte, nonostante le mie suppliche, lei mi rifiutava anche il sesso telefonico su skype, non mi mandava foto e mi trattava in maniera molto distaccata. Stavo letteralmente impazzendo, avrei fatto di tutto per avere di nuovo Cassio vicino e succhiare il suo meraviglioso uccello. Poi commisi un errore: pensai di chiamare al telefono le amiche di Cassio. Avevo trovato il numero su delle rubriche che aveva lasciato in casa. Maria non ci provai neppure: le aveva sempre fatto schifo la mia dedizione al cazzo di Cassio quindi lasciai perdere. Chiamai però Juanita e non fu una mossa intelligente. Fu contenta della mai telefonata e mi chiese di passare da lei se avevo bisogno di soldi. Non capii subito il suo intento ma, in fondo, lo sapevo che a Juanita ero sempre piaciuto. Avrei dovuto far sesso con lei? A giudicare dal tono della voce sembrava di sì ma la paura che Cassio lo venisse a sapere al suo ritorno mi bloccava completamente. Se si fosse venuto a sapere, visto che Cassio e Juanita erano amiche, per me sarebbero stati problemi seri: Cassio mi avrebbe spezzato in due. O forse, ancora peggio, mi avrebbe abbandonato. E io senza il suo cazzo cos’ero ormai? Pensando al cazzo di Cassio un’immagine del suo scettro s’impresse così vivida nella mia mente, che ebbi subito ...
    ... un’erezione. Iniziai a toccarmi e venni subito in un orgasmo sconquassante. Rimasi steso per un momento col fiatone mentre mi riprendevo. Ero davvero diventato frocio fino a quel punto? Comunque Juanita mi aveva detto di passare da lei presto, io le avevo detto che avevo un appuntamento di lavoro, quello con Sergio e Daniela, quindi rimandai promettendole che ci saremmo visti il prima possibile.
    
    Sergio, come mi aveva detto Daniela, faceva il chirurgo plastico e aveva una villetta in zona Camilluccia. Si vedeva subito come fosse davvero uno con la grana. Porsche nel vialetto, giardino enorme, vestiti firmati. Daniela si era sistemata proprio bene. Provavo un’invidia pazzesca: quel tizio aveva una vita da sogno e si era pure preso la mia donna. L’invidia rientrò in parte quando lo vidi però: in piedi, di fianco a Daniela, bellissima come sempre in un paio di jeans di pelle e con una magliettina a collo alto che metteva in mostra il seno generosissimo che, a questo punto ero sicuro, il fidanzato le aveva regalato e ‘installato’ personalmente, Sergio sfigurava: era un tipo bassino, panciuto, senza capelli e neanche particolarmente bello di lineamenti. Pensai che fossero vere le voci che giravano su un certo tipo di donne, eppure non capivo come Dany, la mia Dany, la donna che neppure avevo scopato per rispetto, fosse finita con un tipo come quello là. Ci presentammo e facemmo due chiacchiere. ‘so che hai avuto difficoltà, Dany mi ha parlato molto bene di te.’ mi spiegò Sergio con ...
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