Transinferno
Data: 11/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu
... Il trans che ti scopi? Anzi che ti scopa?’ aggiunse maligna. Mi guardai intorno per vedere se qualcuno avesse sentito. Fortunatamente c’era poca gente e i tavoli non erano vicini al nostro. ‘si” Arrossi violentemente, avrei voluto sprofondare. Ricordi della nostra storia, delle esperienze vissute, dei baci, delle speranze che avevamo nel nostro rapporto, mi tornarono alla mente, spazzate però subito via dall’immagine indecente del cazzo asinino di Cassio. ‘ho provato ma non riesco a trovare niente di buono” ‘facevi anche il toelettatore per cani, no?’ proseguì sorseggiando un cappuccino. ‘non pagano abbastanza, devo anche sistemare l’affitto, se perdo casa Cassio mi ammazza.’ Alzando lo sguardo sul suo volto vidi un’espressione di disgusto vero. ‘a te come vanno le cose?’ chiesi per distrarre un attimo la sua attenzione da me. ‘mi sono fidanzata.’ rispose con una punta di rabbia, quasi a volermi ferire con quelle parole. E ci riuscì in pieno visto che avvertii un colpo al cuore e un vuoto allo stomaco. Però ebbi un principio di erezione. Strano! ‘ah’ mi fa piacere. Chi è lui?’ ‘e chi l’ha detto sia un lui? Tu ti fai sbattere nel culo da un trans no?’ Strabuzzai gli occhi: quel linguaggio non era proprio da Dany. ‘ma che c’entra” ‘c’entra che sei un frocio di merda e mi fai schifo!’ disse a voce più alta. Qualcuno degli avventori del locale si voltò verso di noi. ‘Dany’ Daniela non dire così, io ti voglio ancora bene!’ ‘bene? mi hai tradito con un frocio trans col cazzo ...
... grosso come il mio braccio! Ancora parli? Hai davvero il coraggio di parlare ancora, brutta checca? Io ti amavo, lo capisci? E tu mi hai tradita con un sudamericano col cazzo grosso!’ Lo sfogo era stato un crescendo, tanto che lei si era alzata gridando e tutti avevano sentito le sue parole. Avrei preferito morire. Mi ero schiacciato contro la sedia sperando che gli altri non si accorgessero di me. Lo sguardo basso, ero di nuovo annientato. Daniela si sedette di nuovo e si mise gli occhiali da sole: anche lei si vergognava per lo sfogo. ‘sai cosa ho dovuto dire ai miei? Ai nostri amici? Ho dovuto spiegare a tutti quello che facevi, con chi ti eri messo. Sono dovuta andare da uno psicologo. Pure lui si è stranito quando gli ho raccontato di cosa facevi con Cassio. Mi ha anche detto di andarlo a denunciare ma come potevo? Tu eri lì che succhiavi e succhiavi, di me non ti importava niente. Hai preferito quel frocio dal cazzo enorme a me.’ Daniela, a quel punto, si mise a piangere. Lunghe lacrime scendevano da sotto gli occhiali a rigare i suoi zigomi e le guance perfette. Avrei voluto lappargliele via ma, dentro di me, sapevo bene come avrei preferito mille volte strisciare sotto il tavolo a leccarle le scarpe. ‘Fabrizio non ci credeva che ti fossi messo a far quelle cose.’ piagnucolò. Poi, dopo essersi soffiata il naso, riprese un minimo di compostezza. ‘quanto ti serve?’ Rimasi sorpreso un istante, perso in elucubrazioni su cosa avrei voluto fare per lei, quindi le dissi ...