1. Transinferno


    Data: 11/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu

    ... di Cassio, a come sembravano enormi e lisce quando, succhiandogli il cazzo, facevo dei golaprofonda magistrali dei quali andava molto fiera. In quei momenti mi sentivo la gola scoppiare, la mascella farmi male e il fiato sparire ma ero felice. Mi sentivo pieno, forse anche più di quando mi inculava. ‘sono veramente una troia.’ dissi a me stesso. Poi mi venne un’idea: mi inginocchiai e leccai la mia sborra dal pavimento come la mia fidanzata mi aveva insegnato a fare qualche volta. Immaginavo che stesse lì sulla porta, a fissarmi compiaciuta, massaggiandosi il cazzo moscio’ Il pomeriggio arrivai presto al bar, prima di Dany. Presi una bottiglietta d’acqua coi pochi soldi che avevo e aspettai. Quando arrivò mi mancò il fiato. Era bellissima. Quando stavamo assieme aveva ancora la bellezza acerba dell’adolescenza ma, adesso, era diventata una bellissima donna. Pensai subito di essere stato uno stupido a farmi lasciare. Provai un’invidia fortissima per chiunque fosse il suo fidanzato o anche solo per quello che poteva scoparsela. Perché ero sicuro che ormai avesse scopato con qualcuno. Era vestita in maniera molto sexi ma non volgare, aveva un vestitino chiaro che le arriva a metà coscia, le gambe erano coperte da un paio di calze velate e ai piedi portava un paio di scarpe col tacco, nere e lucide. Appena le vidi mi venne voglia di metterci la lingua. Con quei tacchi era molto più alta di me. I capelli erano più chiari e un po’ più corti di come la ricordavo. Soprattutto il suo ...
    ... seno sembrava scoppiare. Non mi ricordavo le avesse così grosse. La magrezza era sempre quella invece. Appena si avvicinò, tolse gli occhiali neri e mi lanciò una lunga occhiata, come a volermi pesare l’anima. Io rimasi un attimo a fissarla estasiato da tanta bellezza, abituato com’ero ai lineamenti pesanti di Cassio e delle sue amiche. ‘ciao.’ le dissi. Lei mi salutò con un gesto della mano e si sedette di fronte a me, su uno dei tavolini del locale. Faceva abbastanza caldo, l’estate si stava avvicinando. ‘come stai?’ le chiesi ancora mentre lei chiamava un cameriere. ‘saltiamo tutte queste sciocchezze, Fabio, dimmi cosa vuoi da me?’ Appena dopo aver ordinato, riprendemmo a parlare. ‘ti trovo bene, Dany” ‘non chiamarmi così.’ ‘ma dai Dany, come devo chiamarti?’ ‘Daniela.’ ‘e devo darti del lei?’ scherzai ridendo ma, dentro di me, quasi ci speravo mi dicesse sì. Anzi avrei desiderato chiamarla Signora Daniela. Per un istante pensai che la convivenza con Cassio mi avesse completamente annientato il cervello. ‘no, Daniela e basta.’ rispose. Era fredda e distaccata. Evitava di guardarmi negli occhi. ‘allora cosa vuoi?’ chiese fissandomi per un lungo istante. Mi sentii penetrare da quello sguardo magnetico. Abbassai lo sguardo e incollai gli occhi sul rigonfiamento delle mammelle. ‘ho bisogno di’ soldi, Dany’Daniela.’ dissi vergognoso. Speravo che intorno a me nessuno sentisse. ‘trovati un lavoro, chiedi ai tuoi.’ ‘i miei non ne vogliono più sapere di me dopo’ Cassio.’ ‘Cassio? ...
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