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Il sorriso di mia moglie...
Data: 10/07/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
Lei era splendida. Una regina di cui trono era semplicemente il mondo. Già. Mia moglie é una donna. Stupenda, splendida, non solo ai miei occhi. Amo gli sguardi che si attardano su suoi seni, che languiscono sul suo sedere sodo ed alto, che accarezzano le sue lunghe gambe, bramano le sue carnose e sensuali labbra. Amo la conferma della mia scelta attraverso gli interessi altrui, mia moglie non é possesso, é fortuna. Lei mi ama. Senza dubbio. Fare l'amore per noi é una fusione, un ritorno intimo condiviso solo da noi due. La goduria si è imposta nelle nostre vite, si è affermata contro la banalità ed al di sopra del dovere, scaturita dall'amore, ha spazzato i confini della società. Nell'amore, vige il desiderio intimo di vivere del piacere del proprio compagno. Ci si augura di procurare all'amata sensazioni che vadano oltre il terreno, che portino in luoghi lontani, selvaggi, e pieni di brividi. L'amore non contempla l'abitudine, non accetta il possesso, non considera la vita dopo la morte. E poi, mia moglie è speciale. Sorride. Sorride sempre. Anche quando è arrabbiata. Sorride e raffredda gli ardori, senza mai togliere i bollori, mia moglie è intelligente, non si arrabbia mai. Guarda, osserva, si meraviglia del sorriso del bambino, dell'abnegazione dell'anziano che fa la spesa, della tenacia del fiore che sboccia nel cemento, ma sopratutto dell'etera e meravigliosa gioia. Si incanta dinnanzi alle sensazioni, trema di fronte ai brividi, gode della felicità altrui. ...
... Mia moglie quando fa un pompino è se stessa. Ed è un sorriso. Ho quarant'anni. Mi chiamo Marco, e sono commercialista. Mia moglie, Agata, é avvocato. Abbiamo due figli e siamo della provincia di Bergamo. Gente del posto, siamo cresciuti bene, senza particolari problemi, con piu agi di disagi. Io e Agata ci siamo conosciute al liceo, e ci siamo messi insieme. Poi, ci siamo sposati, ed abbiamo avuto figli. Una normalità massacrante, assassina, una strada tracciata non per le nostre vite ma un autostrada disegnata per tutti in cui incamminarsi vuol dire andare a morire con la pensione. Non fu facile. Dopo il matrimonio ci furono problemi tra di noi. Poi persi il lavoro e ci furono altri problemi. Poi lo trovai e lo perse lei e furono altri problemi. Psicologi, consulenti matrimoniali, yoga, pilates, viaggi, macchina nuova, sorprese, ci provammo in tutti i modi. La vita rimaneva piatta, eravamo vivi, ma morti. Lo vedo in lei. La donna dei miei sogni, colei che nelle mie notti di adolescente arrappato vedevo nelle mie fantasie erotiche. La donna che per la prima volta mi prese il cazzo i mano, in bocca, in ogni suo orifizio, la donna che mi diede dei figli, essi non esattamente come li avrei voluti, pigri e presuntuosi, ma amati con tutto il mio cuore. Agata era triste, lo ero anch'io, ma era bella come il sole. Si trasforma la frustrazione in rassegnazione, e quando quella rassegnazione ha la forma di un sorriso, allieva altri, non se stessi. Lei lo sapeva. Le sue calze, le ...