1. T’accolgo con me


    Data: 08/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... scivolare su un capezzolo duro che non chiedeva altro d’esser preso:
    
    ‘Vedo, che ne hai di nuovo voglia’ – sostenne lui, con un sorriso quasi acerbo, crudele e insensibile.
    
    Lui la sentiva palesemente tremare, come se la mente volesse opporsi e ribellarsi al corpo, che impudico e sfrontato non chiedevano altro: lei cercò di chiudere le cosce in un’ultima debole difesa d’una volontà contrastante, ma non le fu permesso:
    
    ‘Dai su, spalancale bene’.
    
    Lui gliele allargò con forza esponendo il suo frutto nel modo più osceno e affondò le dita intingendole dentro, la vide sussultare cercando ancora rifugio in un ultimo tentativo di rinchiuderle, disonorevole e vergognosa d’essere esposta e messa in mostra in quel modo, responsabile dei suoi fluidi, sennonché uno schiaffo forte ma secco la colpì sulla fica, la fece sussultare e poi a seguire degli altri intervallati:
    
    ‘Ho detto aperta e adesso dimmi esattamente di chi sei’.
    
    ‘Tua, la tua perfetta zoccola’.
    
    ‘E poi?’.
    
    ‘La tua schiava, la tua troia, ti prego padrone, fammi godere, sfondami’.
    
    ‘Bene, vedo che sei bagnata, voglio gustarmi il tuo intimo e lussurioso piacere’.
    
    Così dicendo le dischiuse deliziosamente le grandi labbra e lentamente seguì il percorso della fessura ...
    ... con la lingua, dapprima gustando il suo sapore, in seguito soffermandosi sul clitoride imprimendo inizialmente dei piccoli colpi precisi e veloci, in seguito orizzontali, facendola serpeggiare e poi di nuovo scorrere sino a infilarsi imperiosa in lei. Tornava su, premeva, succhiava il clitoride mordicchiandolo con i denti e tirava leggermente, nel tempo in cui lei infervorata più che mai strepitava:
    
    ‘Mordila, ecco, sì, ti prego addentamela tutta’.
    
    Il grido di lei fu un desiderio, una preghiera, una richiesta e lui morsicò, poiché quell’anomalo e inusuale assalto le fece sfuggire un grido di dolore e al tempo stesso di piacere, però prontamente soffocato dalla sua mano sulla bocca. Dopo lui la girò, la collocò a quattro zampe e la fece godere con furia, dal momento che le stringeva i fianchi spingendosela contro, perché se l’impalava gustandosela per bene, sino a lasciarla priva di sensi accasciata, sfibrata e totalmente posseduta.
    
    In conclusione lei si rifugiò presso di lui, lui l’accolse adottandola placidamente e gradevolmente come all’interno d’un porto protetto e sicuro, lei si rannicchiò cercando riparo. In silenzio le aggiustò i capelli e la strinse forte a sé, perché quella piccola donna era sua.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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