1. T’accolgo con me


    Data: 08/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Era il loro primo incontro, dal momento che si erano conosciuti per caso, per mezzo d’una serie di messaggi via posta elettronica scambiati su d’un PC, con la curiosità e l’interesse di vedersi in foto. Lei dura e granitica che chiariva illustrando decisamente i suoi punti di vista, lui altrettanto ostinato e rigoroso che commentava precisando le sue rimostranze, perché a dire il vero ne sfociava in conclusione un reale scontro, un duello in cui ambedue si misuravano sennonché distinguendosi e valutandosi senza nessuna esclusione di colpi, poi finalmente la videocamera, giacché era uno scrutarsi per raccogliere dell’altro più dettagli possibili in un lento equilibrio, tra quelle enigmatiche e impenetrabili figure d’una realtà eventuale e presumibile. Era una disposizione, un volersi fermamente capire, eppure ognuno era pronto a non lasciarsi sopraffare né soverchiare dall’altro. Come fosse accaduto, che lei diventasse sua, era sembrata la cosa più naturale del mondo, perché era sua e basta, giacché non poteva essere altrimenti, un’inevitabilità e una fatalità delle cose d’accettare, d’ammettere, di cui entrambi erano informati:
    
    ‘Sono tua, però unicamente al cinquanta per cento’ – amava citargli e ricordargli lei continuamente punzecchiandolo e complimentandosi.
    
    ‘Soltanto al cinquanta per cento?’ – aggiungeva lui sorridendo stuzzicandola eccezionalmente.
    
    Quel sorriso canzonatorio e sbeffeggiatore lui lo vedeva anche se non controllava i suoi tratti, lo intuiva mentre ...
    ... spuntava innegabilmente tra le parole, così come un sole che s’affaccia fra le nuvole rischiarando il cielo:
    
    ‘Ti prenderò, ti farò mia al cento per cento e in seguito non potrai fare a meno d’esserlo completamente’.
    
    ‘Vedremo, chissà’ – rispondeva lei con lieve baldanza punzecchiandolo.
    
    ‘Controlleremo’ – replicava lui, sorridendo in modo deciso. Il momento era arrivato, perché le aveva detto di telefonargli appena fosse giunta in quella grande piazza:
    
    ‘Pronto?’.
    
    ‘Sì, sono qui. Dove sei?’.
    
    ‘Qui dove?’ – aggiunse lui, cercando di capire.
    
    ‘Vicino agli autobus’.
    
    ‘Bene, girati. Di fronte a te c’&egrave una farmacia, la vedi? Fermati lì e aspettami’.
    
    Lui le giunse alle spalle, perché guardando nella vetrina usava la stessa come uno specchio per non farsi sorprendere e sorrise. Questo suo modo di fare, nell’attesa per calmare il suo cuore, gli appariva d’una chiarezza e d’una linearità incredibile, perché più volte si erano trovati ad anticipare e a scrivere le parole dell’altro, in alcuni momenti gli stessi concetti, in altri ancora si scrivevano le stesse identiche parole, come un rincorrersi continuo in cui ora l’uno ora l’altro annunciava. Quando le fu accanto le apparve incredibilmente minuta, dire piccola non le rendeva ragione, però era semplicemente deliziosa, lui l’esaminò con lo sguardo e l’avvolse, lei si girò istantaneamente, lo guardò per un attimo poi abbassò gli occhi:
    
    ‘Ciao piccola!’ esordì lui.
    
    ‘Ciao’ – rispose prontamente lei.
    
    Lui ...
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