1. Guardia giurata... al peccato


    Data: 08/07/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Pillonamanna, Fonte: Annunci69

    ... fissare gli schermi della videosorveglianza in preda alla noia più totale, mentre spiluccavo controvoglia un tramezzino. Non avevo cenato ma non avevo fame, sbuffavo sperando come sempre in qualcosa di emozionante.
    
    E all'improvviso successe: una figura sbucò dal lato dello schermo, sembrava un ragazzo giovane vestito con una tuta sportiva, la figura si guardò intorno per qualche istante e iniziò a trafficare con la catena di una vecchia bicicletta legata all'inferriata. Sentii l'eccitazione pervadere il mio corpo, perchè il ragazzo stava impiegando troppo tempo ad aprire quel lucchetto, questo voleva dire che non era il suo e questo voleva dire che stava cercando di forzarlo e di rubare la bicicletta.
    
    Era il momento che aspettavo da tutta la vita, finalmente potevo catturare un criminale e far valere la mia, seppur limitata, autorità. Non persi altro tempo, in un lampo mi rimisi addosso la giubba della divisa e mi precipitai fuori con tutti i muscoli tesi dalla tensione e dall'eccitazione.
    
    Subito mi ritrovai fuori nell'aria fredda della notte, tutti i miei sensi erano amplificati e iniziavo a sentire qualcosa che spingeva nel basso dei pantaloni.
    
    Il ragazzo era ancora lì chino sul lucchetto a una quindicina di metri da me. Era l'occasione della mia vita.
    
    Senza esitare gli urlai: -Hey tu! Che stai facendo?-
    
    Il ragazzo si girò verso di me e mi si avvicinò rispondendo: -Questa bici è abbandonata da tempo, dunque la stavo prendendo- .
    
    Non sentii altro, ...
    ... bastava quella frase: “la stavo prendendo”. Aveva confessato, era un pericoloso rapinatore e spettava a me fermarlo.
    
    Quando fu abbastanza vicino a me lo presi per il braccio e con voce trionfante gli dissi: -La stavi prendendo eh? Adesso vieni con me!-. Il ragazzo rimase sbigottito e cercò di darmi spiegazioni, ma io non sentivo nulla, ero in estasi totale. Avevo catturato un criminale e la cosa mi eccitava da morire, ora era sotto il mio controllo e non poteva scappare. Erano anni che non mi sentivo così vivo. Dopo un po’, vedendo che non ero disposto ad ascoltarlo, il ragazzo si rassegnò, smise di parlare e andò a sedersi nell’angolo fra il muro e la ringhiera borbottando qualche bestemmia.
    
    Il mio primo impulso fu quello di ammanettarlo alla ringhiera e sculacciarlo col frustino che portavo sempre con me arrotolato nel fondo della borsa.
    
    Ma dovetti trattenermi, non potevo usare la forza su di lui, non essendo un membro delle forze dell’ordine non potevo commettere degli abusi, e rischiavo di essere denunciato e pagare le conseguenze di una violenza.
    
    Inoltre era meglio non iniziare una colluttazione, il ragazzo era snello e dalle gambe lunghe e sarebbe potuto sgattaiolare via in fretta seminandomi in tempo da record.
    
    Alla fine decisi che la cosa migliore fosse chiamare i carabinieri e accontentarmi delle mie fantasie.
    
    Al centralino mi rispose una voce assonnata, evidentemente anche in caserma ci si annoiava parecchio. Mi dissero che avrebbero mandato subito una ...
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