1. Vertigo, un incubo vissuto due volte – Terza Parte


    Data: 07/07/2021, Categorie: Cuckold Tradimenti Voyeur Autore: Bateman80, Fonte: RaccontiMilu

    ... pelle d’orso su Anna che stava ancora fumando, riprese a scoparla e baciarla sul collo. E lei, con impazienza:
    
    “Oh siii..” “Prendimi.. ti prego.. Ahhh si così..!”
    
    Mentre i due riprendevano a scopare, mi accorsi che la batteria della handy-cam era ormai al minimo. Non volevo perdere nemmeno un secondo di quel supplizio, così mi lanciai verso lo studio, al buio, cercando di ricordare dove avessi messo l’altra handy-cam e, dopo una ricerca che mi sembrò durare un’eternità, mi rifiondai tremebondo alla ringhiera.
    
    Stavo agganciando la videocamera alla prolunga quando sentii Anna gemere più forte del solito, stavolta addirittura urlare.. Un minuto dopo aver riattivato il video, capii il perchè.
    
    I due erano distesi su un fianco, entrambi uniti “a cucchiaio” l’uno davanti all’altro. Franco la stava penetrando da dietro e mentre col braccio le teneva alzata una gamba, con le dita ancora lucide e unte di gel lubrificante, le sgrillettava la figa. Con l’altra mano, invece, le teneva stretti i polsi bloccandole le braccia e lei, rivolta all’indietro lo limonava ad occhi chiusi ..intuii subito che le grida erano dovute al fatto che il bastardo se la stesse inculando.
    
    “Brutta stronza.. a me non solo non aveva mai dato il culo, ma non mi aveva mai nemmeno concesso di infilare un dito..”
    
    Pensai a denti stretti, disperdendo lo sguardo nel vuoto.. Poi tornai con gli occhi sul monitor: ora Franco era disteso a pancia in su e lei, dandogli la schiena, lo cavalcava a gambe ...
    ... aperte molleggiandosi sul cazzo. Il bastardo di tanto in tanto, oltre a penetrarla, le dava qualche sonoro schiaffo sul culo, arrossandolo e facendola urlare di piacere. Fissavo quelle stupende tette rosa ballare su e giù… rabbrividendo al solo pensiero che venissero manipolate e mordicchiate da quel maiale da ormai più di tre ore. Vedevo le dita di Anna, con le unghie perfettamente smaltate di rosso, affondare nel petto di Franco, tra i suoi peli grigi da vecchio maiale..
    
    Dopo diverse stantuffate, lui si mise in piedi vicino al bordo del letto poi la alzò di peso e, facendola mettere a pecora sul materasso, tornò a scoparle la figa; intanto con una mano la teneva per i capelli legati a coda, mentre con l’altra le infilava e sfilava il pollice dal buco del culo. Lei, in un continuo e cedevole stato di abbandono ed estasi, ripeteva persa:
    
    “Ahh a.. a.. ancora.. ti prego sihh siih così… non lasciarmi.. ancorahh ooohhh!”
    
    E lui, di rimando:
    
    “Sono qui piccola mia.. ahh.. non ti lascio, lo sai..!”
    
    Abituato alle instancabili maratone di Anna, ero certo che sarebbero andati avanti ancora per ore..
    
    Ferito a morte e annichilito da un connubio di rabbia, dolore e rassegnazione, riposi stancamente la mia attrezzatura, con fatica attivai l’allarme a basso volume escludendo la zona notte e, come se il mio corpo pesasse duecento chili, mi misi lentamente sul letto, chiudendo gli occhi sfinito dall’immane senso di frustrazione.
    
    Il sibilìo dell’allarme a basso volume mi fece da ...