1. Nicole (Parte III): La commessa


    Data: 29/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Trans Autore: Sammy the Sammy, Fonte: RaccontiMilu

    Il negozio
    
    I capezzoli sono duri per il freddo. Non risparmiano certo in aria condizionata. Mi sistemo i capelli dietro l’orecchio, non sono abituato ad averli così lunghi. Lascio cadere il lembo di una gonna che tenevo in mano e mi incammino verso il reparto intimo.
    
    Ad ogni passo il plug mi preme la prostata, meno male che la cintura di castità evita rigonfiamenti. Mi tiro su il jeans e mi fermo davanti ad un muro di mutandine e reggiseni abbinati. Porto la mano al mento e cerco le più adatte. I miei occhi si fermano su un paio di string verdi pisello con reggiseno push-up. Il tessuto liscio mi piace, non è la solita plasticaccia. D’altronde Nicole non mi consiglierebbe mai dei negozi scadenti. Ho deciso, le prendo sia verdi che rosse e mi dirigo alla cassa. Sorrido pensando alla prima volta che sono venuto, la cassiera era più imbarazzata di me.
    
    Il plug
    
    Il plug inizia a vibrare, Nicole deve essere tornata a casa. Mi fermo di colpo, prendo in mano la prima cosa che mi capita davanti. Di colpo fa caldo. La seta fredda mi scivola tra le dita. Stringo il culo e tiro su i jeans, devo essere dimagrito. La nuova dieta e il programma di esercizi che mi ha dato sono duri ma danno risultati. Mi tocco la pancia piatta soddisfatto. La vibrazione costante mi fa tremare le gambe, mi appoggio allo scaffale e riprendo a osservare la camicetta bianca. Sembra da uomo, se non fosse per i bottoni al contrario nessuno si accorgerebbe della differenza. Tento di distrarmi e mi ...
    ... metto a giocare con la catenella che mi ha regalato Nicole. Rigiro il ciondolo dorato su se stesso, ricorda il tatuaggio di Nicole un asso di picche laccato di nero però ha una J bianca al centro.
    
    la commessa
    
    Una commessa appoggia una camicetta ben piegata su un tavolino espositivo “Posso aiutarla?” Si rassetta la divisa nera e mi viene incontro “ha ottimi gusti, la sua ragazza è fortunata” tira giù la gruccia con la camicia di seta e guarda l’etichetta “sa la taglia?” Lascio cadere il ciondolo e riprendo a guardare la camicia “è una M.” Il plug continua a vibrare, mi sforzo di sorridere. La commessa inarca un sopracciglio e piega leggermente la testa “si sente bene?” La sua mano morbida mi tocca la spalla. Speriamo non si accorga della stringa del reggiseno. “Si sì, è l’aria condizionata” accenno un sorriso. Si allunga sfiorandomi col seno e cerca tra le camice “eccola!” Mi sorride appoggiandomela sul petto “si, dovrebbe andare” mi fissa il collo, lo sguardo malizioso non mi lascia dubbi.. ha capito. Avvicina le labbra rosse al mio orecchio “se la vuoi provare te la porto io nel camerino.” Soppesa il ciondolo e sorride. Il pene preme disperato contro il metallo. Cerco di rimanere impassibile “non serve grazie” prendo la camicia. Gli occhi verdi mi scrutano, sistema il ciuffo biondo dietro l’orecchio “sicuro che vada tutto bene? Mi sembra dolorante” Abbasso lo sguardo e divento rosso “certo signorina, grazie mille” le passo affianco dirigendomi verso la cassa.
    
    Il ...
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