1. Oriana (3)


    Data: 29/06/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Hermann Morr, Fonte: EroticiRacconti

    ... semplice per lui : due anni di ferma, buona paga, o si finisce ammazzati o si torna con i soldi per sposare. "
    
    " Tu non vorresti ? "
    
    " Io vorrei vedere il mondo e suonare la mia ghironda. Vorrei incontrare una compagnia di musici vaganti per potermi unire a loro. "
    
    " E poi ? Non torneresti più ? "
    
    " Non lo so. Non posso sapere cosa sarà. "
    
    Così ragionando arrivarono dove il sentiero passa tra due grandi pietre, su cui sono incisi dei volti, li chiamano Faciòn da quelle parti, o Marcolfe, e se ne trovano ovunque a guardare i confini e le entrate.
    
    Appena traversato quel confine e messo piede nelle terre gaggiane videro subito cambiare il tempo, i raggi del sole forarono le nubi e l'aria si fece più calda, bruscamente.
    
    " E tu ? Perchè ti vogliono qua ? Saranno arrabbiati per la battaglia ? E se ti mettessero in prigione ? "
    
    " Non si può imprigionare una maga dopo averla invitata, e hanno anche dato la parola al Podestà. "
    
    " Spariamo la mantengano anche .. "
    
    Il bosco ai lati della carrettiera lasciò il posto a pascoli per le pecore, accuratamente terrazzati e dominati da un rivellino in cima alla strada, oltre il quale si stendeva lo spiazzo dei mercati e delle sagre.
    
    Attraversarono il rivellino e lo spiazzo deserto, attraversarono la porta delle mura esterne senza che nessuno li fermasse. Tra la muraglia esterna e il castello vero e proprio ...
    ... si accatastavano le abitazioni di servitori e cavalieri, soldati e artisti, le strette vie erano lastricate e piene di gente cortese, ben vestiti, sorridenti, si sentivano parlare lingue sconosciute.
    
    Era come se la corte di re Carlo si fosse trasferita in quell'angolo sperduto tra gli Appennini.
    
    Ma le corti costano e tutta quella gente non sembrava capace di coltivarsi il cibo. Oriana non s'intendeva di politica o economia, ma ugualmente intuiva per qual motivo dovessero mettere a sacco le valli.
    
    Finalmente davanti al cancello interno trovarono un intendente in loro attesa, che molto si scusò per non esser loro venuto incontro, dicendo di non averli riconosciuti per via che pensava di veder arrivare l'importante ospite con un seguito molto più numeroso.
    
    Di esser importanti non lo sapevano, però doveva essere vero perchè a tutti e due furono assegnati degli alloggi di un lusso mai visto, c'erano persino i materassi con le piume dentro e le tinozze per fare il bagno con l'acqua scaldata. e dovevano anche fare presto a sistemarsi, che stava per cominciare il banchetto.
    
    Proprio così aveva detto l'intendente, banchetto, come nelle favole. Oriana a quel punto non aveva più per la testa battaglie o congiure, la sua unica paura, anzi terrore, era che il suo vestito della festa, comprato due anni prima da uno che diceva di venire da Roma, non risultasse all'altezza. 
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