La saga di giuliana – 2 – il ricercatore
Data: 23/06/2021,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: Antolaro, Fonte: Annunci69
... a piano li sento allontanare rapidamente dalla riva e dalle mie orecchie.
Dopo un po’ avverto degli altri rumori: non possono essere Gabriele e gli altri perché li sento ancora in acqua, così alzo la testa e vedo i due ragazzi di prima che escono dai cespugli.
Uno dei due mi fa un chiaro cenno di andare da loro.
Rimango completamente paralizzata dalla paura per quello che potrebbe succedere, sono pure da sola e chissà dove sono andati quei tre scimuniti.
“Andatevene subito, o chiamo mio marito!”
Uno di due ragazzi, con uno scatto felino, corre verso di me, afferra la borsetta, dove tra l’altro ci sono anche le chiavi dell’auto, e ritorna nel cespuglio.
Io mi alzo di scatto, dimentica del fatto che sono completamente nuda, e lo inseguo cercando, senza riuscirci, di recuperare la borsa; poi mi rendo contro della mia nudità e mi copro alla meglio con le mani tornando alla base.
“Va bene, l’avete voluto voi, vado a chiamare gli uomini!”
I ragazzi mi fanno cenno di non parlare, lasciano la borsa a terra e si allontanano di qualche metro.
Il primo istinto è quello di chiamare Gabriele e Lucas, ma al di là del fatto che sono troppo lontani per sentire, ho anche paura che i due ragazzi possano raccontare ciò che era successo prima, così recupero lo slip, lo riallaccio, quindi coprendomi il seno con il pareo mi avvio verso il cespuglio, timorosa, ma decisa a riprendermi la mia roba.
I ragazzi rimangono a distanza di sicurezza, per cui mi avvicino ...
... alla borsa.
“Scusaci, non volevamo rubarla, ma volevamo solo parlare con te, ma tu hai fatto tutte quelle scene, allora grazie alla borsa siamo riusciti ad avvicinarti”.
“Non ho nulla da dirvi se non che potrei denunciarvi per tentato furto!”
“No, no, ferma stavamo scherzando. Calmati, non ti agitare, non è proprio il caso che tu ti arrabbi. Scusaci, noi siamo dei bravi ragazzi, ma voi due ci avete fatto andare un po’ su di giri. La borsa è qui, prendila”.
Sento di aver recuperato finalmente l’autorità, per cui, dopo aver recuperato la borsa dico loro di sparire e di andare via, perché se li avessi sorpresi a spiare ancora, questa volta sarebbe finita davvero male.
“Veramente ce ne stavamo già andando, solo che abbiamo visto te e la tua amica fare quelle cose: mamma mia, devi riconoscere che è stata una provocazione a cui non era facile resistere, quindi avevamo solo pensato di conoscervi un po’”.
Più conciliante dico loro: “Sarete anche bravi ragazzi, come dite voi, però ricordate che le donne si debbono saper conquistare, non si possono avere per capriccio e tanto meno per ricatto e poi spiare è una delle cose più abiette che possano esserci”.
“Spiarvi? Ma voi eravate sulla spiaggia, mica in camera da letto”.
Beh, in fondo non hanno tutti i torti.
“Comunque andatevene via sul serio e guai se vi vedo ancora qui attorno e soprattutto non vi permettete più di spiare”.
“Non ti preoccupare, stavolta ce ne andiamo davvero”.
Torno al mio posto a ...