La saga di giuliana – 2 – il ricercatore
Data: 23/06/2021,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: Antolaro, Fonte: Annunci69
... l’uccello deve essergli nuovamente risvegliato a giudicare dal rigonfiamento che intravedo sotto il lenzuolo.
Neanche io dormo sto ripensando agli strani comportamenti di Lucas, diverso da quello che conoscevo e di Gabriele davvero proprio un’altra persona.
Chissà cosa sta pensando ora, perché non dice qualcosa, almeno se si arrabbiasse, urlasse, sarebbe tutto più facile, ma questo distacco è insopportabile.
Alla fine girandomi ancora una volta alla ricerca della posizione ideale, lo urto casualmente col ginocchio e ed ho la conferma del suo stato di eccitazione.
Che vecchio porco!
Resto sorpresa, ci penso solo un attimo, poi, ossessionata da questo silenzio che mi uccide, mi giro verso di lui calando la testa sotto le lenzuola e mi avvicino al suo uccello dicendo: “Bene adesso mi dici chi è più brava, se io o quella troia della tua Marie”.
Così dicendo prendo l’uccello in bocca; so essere brava in questo campo, per cui facilmente lo porto al massimo dell’eccitazione e gli faccio un pompino come forse non ne avevo mai fatto.
La lingua indugia sulla cappella, scendendo poi alle palle che lecco avidamente, per poi fare sparire l’uccello completamente dentro la bocca.
Continuo a lungo e dopo un po’ Gabriele viene ancora e io, stimolata dal confronto con Marie, faccio una cosa che non avevo mai fatto prima: quando lui sta per venire, anziché staccarmi, come faccio di solito, lascio che l’uccello mi esploda in bocca, bevendo tutto fino all’ultima goccia e ...
... pulendolo con la lingua fino a che lentamente smosciandosi non torna alle dimensioni normali.
Poi Gabriele, si avvicina a me ed io appoggio la mia testa sul suo petto; dopo un po’ finalmente parla “Lo sai Giuliana che, per quanto assurdo possa sembrare, stasera mi ha eccitato da matti vederti scopare con un altro uomo?”
“Anche a me eccitava da morire vedere Marie che ti faceva quel pompino: ci pensi mi eccitava vedere che un’altra donna si occupava del tuo uccello, del mio cazzo! Ci pensi lei succhiava il mio cazzo, il cazzo che dovrei toccare e baciare solo io, ma malgrado ciò mi la cosa mi eccitava. Oddio ero anche arrabbiata, eh. Quella troia non ha proprio nessun pudore, come fa ad essere la moglie di un professore e a comportarsi così disinvoltamente da puttana? Comunque sì è stato anche molto bello; decisamente. Chissà, forse dovemmo rifarlo”.
“Lei sarebbe una puttana? Tu invece no, eh? Ti sei fatta sbattere in quel modo ed hai pure goduto, ti ho visto sai. Comunque sì è stato bello, liberatorio, forse hai ragione tu, potremmo anche rifarlo”.
Il mattino dopo a colazione si respira ancora un aria di imbarazzo fra tutti noi, ma la simpatia e la disinvoltura di Marie, riescono un po’ a stemperare, ancora una volta, la tensione.
Mi sento intimamente felice: non solo ho realizzato quella che era stata la fantasia ricorrente degli ultimi mesi (perdermi tra le braccia di Lucas), quanto ciò che è successo ieri sera, mi apre le porte verso un mondo nuovo, fatto di ...