1. Francesca: 282 – Con la sorella ed il giovane cognato (parte 1)


    Data: 21/06/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... chiedendo loro quando si fossero messi insieme.
    
    Antonio inizia il suo racconto dicendo “Marisa era ormai diciottenne ed abbastanza attraente con due tette che crescevano ogni giorno di più. Io me la sognavo a letto e non ti dico le seghe fatte pensando a lei. Mi dava l’idea di una ragazza a cui piaceva il sesso in ogni aspetto. È stato così che solo dopo una settimana che eravamo insieme il suo reggiseno volava via tutte le volte che ci incontravamo. Dopo un mesetto anche la sua passerina era ben conosciuta dalla mia mano. Siamo andati avanti a smanettarci a vicenda per un paio di mesi, con lei che aveva anche introdotto qualche pompino. Tutto di sua spontanea volontà ma niente di più, fino al giorno in cui mi cha chiesto se volessi accoppiarmi con lei. Non aspettavo altro! I miei pantaloni sono volati via in un millesimo di secondo. Eravamo a casa mia”
    
    A questo punto interviene Marisa
    
    “Ma quel giorno non potevamo perché sua madre sarebbe rientrata da lì a poco e non è bello essere colti in flagrante dalla madre della tua ragazza e poi in paese sai come sono!”
    
    Antonio riprese il suo racconto con Marisa silente ma attenta a non perdere una parola mentre io guardando gli occhi del ragazzo continuavo a far scorrere la mia mano all’interno della coscia di Marisa.
    
    “Passarono alcune settimane tra le solite scuse. Così non riuscivamo a coronare il nostro desiderio di farci, per la prima volta, una sana scopata”
    
    “Ma allora quando avete…..?” chiede Francesca già ...
    ... arrapata e Antonio capendo la domanda “È stato durante il quarto anno del liceo scientifico. D’estate, in un pomeriggio molto caldo, sdraiati sul suo letto le ho fatto la proposta dicendo che avremmo avuto il tempo necessario essendo, i vostri genitori ed anche tu, usciti per andare in un paese vicino a raccogliere ciliegie. Lei sulle prime era un po’ restia ma l’ho rassicurata dicendole che avrei fatto tutto con delicatezza. Così si è sdraiata guidandomi l’uccello che così in tiro non era mai stato. Così come le avevo promesso, lentamente ho appoggiato la cappella alla sua figa e, anche se un po’ goffamente, sono entrato in lei. Ero veramente inesperto ma mentre ci baciavamo appassionatamente, le ho scopato la fighetta che al quel tempo era pelosa. Ti dirò che era fastidioso quel pelo perché non mi piaceva leccarla, i peli mi davano fastidio. Ogni tanto lei faceva qualche smorfia per qualche dolorino e io rallentavo ma lei diceva di continuare.
    
    Ero veramente arrapato ed avrei voluta scopare più velocemente ma le promesse si mantengono. Beh! A malincuore dopo qualche minuto non sono più riuscito a trattenermi. Con uno scatto sono uscito da lei e sono venuto sborrando sulla sua pancia macchiandole la maglietta.
    
    Ma c’è un particolare che mi era sfuggito proprio per l’inesperienza.
    
    Alla sera, tornato a casa, mentre ero sul letto a pensare allo stupendo pomeriggio passato, mi è venuto in mente che lei non ha sanguinato quando l’ho penetrata. Sul momento non ci avevo neanche ...
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