I segreti del mio migliore amico 8
Data: 18/06/2021,
Categorie:
Trans
Autore: Rebecca CrossDresser, Fonte: EroticiRacconti
Arriviamo davanti la casa di mia mamma, parcheggio la macchina, Rebecca è un poco tesa, gli stingo la mano, "Non avere paura, sei bellissima."
"Mia mamma mi ha già visto molte volte vestito da femmina, ma tua madre, per lei sarà la prima volta che mi vedrà così, senza contare quando eravamo piccolini. Io ho veramente paura che non mi accetti."
"Ti ho già detto che sa tutto, non ti devi fare dei pensieri strani. Sii te stessa e tutto andrà bene. Resta sempre dolce come sei."
Suono il campanello, vengono subito ad aprirci, noi le raggiungiamo ci abbracciano.
"Ma come siete belle."
Entriamo in casa e andiamo in sala da pranzo dove la tavola è già imbandita.
All'inizio c'è un poco di silenzio generale, ma che viene interrotto dalla sua mamma "Quindi ora amore mio ti devo chiamare Rebecca?"
"Si è questo il nome che mi fa dato Sara e mi piace molto."
"Ti sta molto bene, anche io ti chiamerò così."
"Grazie mamma."
"Ti chiamerò anche io così allora." dice mia madre.
"Grazie molte."
"Sei anche vestita molto bene, se non ti avessi praticamente visto crescere penserei che sei una ragazza." lui arrossisce, ma io da sotto il tavolo tiro un calcio a mia madre per la cosa poco conveniente che ha detto.
"Tutto il merito è di sua figlia Sara che nonostante quello che sono mi vuole bene e ogni giorno mi rende felice e si prende cura di me."
"Sara posso chiederti come lo hai scoperto?" mi chiede sua madre.
"No, se prima Rebecca non mi da il ...
... permesso di dirlo." lui annuisce con la testa e mi fa capire che posso dire tutto quello che è successo tra noi due, "Io come sapete è da diverso tempo che abitavo da lui dopo aver perso la casa che si è tenuta quel maledetto del mio ex. Un sabato, adesso non ricordo di preciso il giorno, ho dimenticato il cellulare in casa sua. Sono corsa a prenderlo ed è stato li che lo ho visto interamente vestito da femmina. Entrambi ci siamo messi a piangere, lui perché lo avevo visto e io perché sapevo di averlo ferito. Ma lui appena ha sentito che avevo iniziato anche io, mi è venuto incontro ancora vestito chiedendomi scusa per avermi urlato contro. Lo ho visto, era bellissimo, mi faceva tenerezza come lo fa anche ora. In me si era accesa qualcosa, una voglia di farlo essere femmina come anche la voglia di aiutarlo ad esserlo. Lui, anzi Rebecca mi ha sempre aiutato, mi ha messo sempre davanti anche a se stesso, mi ha dato un tetto quando non ne avevo uno e per tutto il tempo mi ha fatto dormire sul letto mentre lui era sul divano, ma potrei dire anche altre moltissime cose. Da quel giorno lui si veste sempre da femmina e io lo aiuto a truccarsi."
"Non ti da fastidio questo vizio di mio figlio?"
"Assolutamente no. Anzi, più che vizio è diventata la nostra quotidianità, amo vederlo felice e amo vederlo vestito come una ragazza, che per me è a tutti gli effetti se vuole esserlo. Poi come le avevo già detto quando sono venuto a prendere l'abito da sposa, so di essere stata io la prima ad ...