Il Signor Giulio offre da bere
Data: 17/06/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Gay / Bisex
Trans
Autore: sweet_hole89, Fonte: RaccontiMilu
... “Occhio tesoro, adesso piscio, bevi amore!”. Ho bevuto, deglutito e mandato giù fino all’ultima goccia. Non appena ha finito ho vomitato, faceva veramente schifo, molto meglio la pisciata nel culo. “Ma come, vomiti? La sborra la bevi come fosse acqua!” ha esclamato. “E’ vero ma non è così cattiva” replico io. Me lo ho fatto rifare, ho imparato a bere anche l’orina, la sua e quella degli altri. Non si finisce mai di imparare.
Sono sempre più femmina, adesso prendo di nascosto delle pilloline che mi prescrive il mio amico dottore, mi fanno venire le tettine e sparire i peli. Questa cosa ha eccitato tutti tantissimo, la principessina che si fa usare aldilà di ogni depravazione. Oltre che a farmi bere la piscia ed inocularmela nel culo adesso il Signor Giulio e gli altri me la fanno anche addosso, soprattutto quando sono in gruppo e ci troviamo in qualche posto sicuro, dove si può bagnare in giro tranquillamente, mi stendo a terra, nuda o con la sola biancheria intima e loro tutti attorno mi pisciano addosso, insultandomi. E’ arrivato l’inverno, le gitarelle in campagna sono un ricordo. Anche questa prima volta è presente il Signor Giulio, lui non ama le cose di gruppo ma lo hanno coinvolto, adesso ci troviamo all’interno di un appartamento vuoto, da ristrutturare, uno dei presenti ha la chiave e ci ha portati lì, in periferia. Ho già ritirato i soldi da tutti quanti. Cinque o sei elementi, compreso lui. Uno di questi: “Dai, R., facci sto’ pompino”. “Già, si mette ...
... nuda la fighetta e ci da anche il culo! Ah ah ah!” dice un altro, ridendo. Hanno steso un vecchio telo che era là abbandonato da una parte, di quelli che vengono impiegati per coprire i mobili. Mi sono spogliata ed inginocchiata, pronta riceverli in bocca, so già che sarebbe stato un lungo pomeriggio. In questo momento sono la schiavetta del gruppo, del branco. A prescindere dal fatto dei soldi sono una troietta che si sottomette ai maschi e che gli fa fare tutto quello che vogliono, che non è capace di tirarsi indietro. E’ incredibile come, quando un gruppo di uomini trova qualcuno come me, arrivi ad approfittarsene fino all’estremo. Un gioco pesante, il gioco del piacere, dell’orgasmo fisico e cerebrale, io sono il giocattolo, quello necessario, mi faccio fare tutto e quindi bisogna fare tutto. A qualcuno è scappato da pisciare: “Mi scappa e a voi?” ha detto questo. Il Signor Giulio ha subito risposto che gli scappava anche a lui, poi: “Dai R., stenditi che la facciamo tutti”. Sdraiata sul telo, nuda, sto aspettando. Il primo a mollarla è proprio Giulio, il getto mi è finito in faccia poi la l’ha fatta scorrere giù, su tutto il corpo. Gli altri subito dopo, tutti attorno, mi hanno orinato addosso, con il piscio negli occhi vedo appena tutti quei cazzi sprizzare, come rubinetti. “Dai, apri la bocca!” ma io non la apro, rischio di affogare. Negli occhi, nel naso, sul petto, sui genitali, dappertutto. “Dai, R., falla anche tu!” mi sono lasciata andare, ...