312 – Francesca: Ancora con Stefano
Data: 17/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... dici di vederci in quella caffetteria e poi non ti presenti!” fortunatamente lo sferragliare di un tram ci distrae ed a lui viene da dire “Non mi sembra che sia il luogo migliore per discutere, non ti pare? Dai, torniamo nella caffetteria, lì siamo lì tranquilli e posiamo chiacchierare quanto ci pare” “Uhm! Hai ragione. Andiamo!” risponde lei ed inaspettatamente accende una seconda sigaretta senza che la prima sia stata fumata ma solo consumata tra le dita. “È proprio una tipa simpatica questa qui!” esclama nella sua testa Stefano “Quando è venuta per fare le foto non era così altezzosa!” Comunque lui la segue e sorride e sorride anche Francesca che provocatoriamente insiste “Perché mi segui?” “Sei simpatica e carina, volevo parlarti, cercavo il modo per chiarire” Francesca non sembra contrariata, anzi dalla faccia soddisfatta, si nota la sua vanità appagata e accenna un timido ma calcolato “Ma dai! Non sono poi così bella! Però se lo dici tu!” “Io ti trovo interessante almeno fisicamente, dato che per me non sei una perfetta sconosciuta. Comunque a me piaci molto. Piuttosto mi farebbe molto piacere se potessimo girare in città tra i negozi in tua compagnia” Francesca risponde un po’ secca “Se vuoi vieni con me al supermercato così parliamo ancora un po’ ” Lui decide di assecondarla; sarebbe andato anche all’inferno con lei. “prendiamo l’auto? Ti do un passaggio così poi ti riaccompagno a casa” “No, no! Andiamo in autobus, forse è meglio lasciare l’auto qui in centro così ...
... possiamo poi andare da te” fa lei sfrontatamente. Dopo degli attimi di attesa in cui lei fa la sostenuta e fa finta di non guardarlo. Quando l’autobus arriva alla fermata è molto affollato e i due stanno in piedi vicini, troppo vicini tanto che lui ne approfitta per accarezzarle i fianchi a ogni sobbalzo del bus spingendosi a cingerle tutta la vita con il braccio destro fingendo un maldestro tentativo di sostenerla. A Francesca quell’abbraccio piace e si lascia andare appoggiando il suo sederino contro il cazzo ormai quasi fuori dagli slip e con fare ciondolante inizia a strisciarci contro sfruttando molto bene i sobbalzi del bus. Stefano sorride felice e contento, con il braccio libero la spinge sempre più forte contro di sé a sentire quel suo bastone di carne rigido sotto il pantalone. Lei sembra apprezzare ed ha caldo e si sente eccitata. Durante un movimento della folla ad una fermata, Francesca lo guarda con sguardo languido e lui le dà delicatamente un innocente bacio sul collo e sul lobo dell’orecchio e continua stringersi a lui che avverte il variare del respiro. Ora che è Francesca è aderente, lui resta stordito dal profumo della pelle di lei, la mano mano si sposta veloce sulle tette e finalmente le stringo un po’ una mammella ricevendone una bella sensazione. Francesca con un fil di voce gli dice “Basta! Mi stai facendo morire! Sono tutta bagnata, se continui così perdiamo la fermata. Scendiamo abbracciati, dai!” Ormai le parole non servono più. A passi veloci ...