1. Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 7


    Data: 18/05/2018, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Cuckold Racconti Erotici, Incesti Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... poi quando faceva sesso aveva una carica che avvertivo anche da dietro la porta. Volevo avere la forza di staccarmi da quel buco della serratura ed andare via, ma non ci riuscivo, anzi mentre guardavo quella scena mi eccitavo e nella mia mente come una cantilena risentivo le parole della sera prima “il solo limite è la tua volontà” mi alzai misi la mano sulla maniglia della porta e l’aprii. Loro non se ne accorsero nemmeno e continuarono, rimasi un paio di secondi sull’uscio della porta a guardarli poi mi avvicinai al lato del letto, mia sorella mi guardò aveva lo sguardo impaurito, ma sorridente, mi inginocchiai sul letto, lei continuava a cavalcarlo, spostai la mano di Matteo che stringeva un seno, le poggiai una mano sulla gamba poi risalii seguendo l’andatura della coscia del fianco fino al seno delicatamente accarezzai il capezzolo con il dorso della mano, mentre facevo questo con lo sguardo seguivo la mia mano come se non fosse la mia. La mia mano giunse al viso, le accarezzai la guancia, le spostai una ciocca di capelli che le copriva gli occhi lei spostava la ...
    ... testa per far in modo che la mia mano l’accarezzasse, poi mi avvicinai e la baciai sulla bocca le sue labbra erano morbide carnose. Prima gustai le sue labbra poi sentii che le schiudeva la seguii la sua lingua si fece strada incontrando la mia le nostre lingue si cercavano si rincorrevano si accarezzavano fu un bacio molto dolce molto lento molto lungo. Nonostante il mio intervento lei non smise mai di cavalcare Matteo che ci guardava come un attore che guarda da dietro il sipario lo spettacolo aspettando il suo momento. Ci staccammo lei mi guardò e sorrise, le tenevo le mani sulle guancia lei mi butto le braccia al collo sentii le sue mani che stringevano forte il mio pigiama il suo viso era appoggiato sulla mia spalla poi sentii che si muoveva sempre più velocemente fino a sentire le sue braccia che mi stringevano tanto forte da levarmi il fiato poi iniziò ad urlare dopo pochi secondi lasciò la presa e si appoggiò a me ci vollero più di una ventina di secondi prima che si riprendesse poi mi guardò e disse “ allora qual è il limite?” io le risposi:” il limite non c’è”. 
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